Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Roma-Scuola, il "tutor" non convince gli insegnanti

Corriere-Roma-Scuola, il "tutor" non convince gli insegnanti

Convegno organizzato da Confindustria e "Sole 24 ore". Corteo di studenti ieri in difesa dell'istruzione pubblica Scuola, il "tutor" non convince gli insegnanti "Ormai lavoriamo in equipe": i...

15/11/2003
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Convegno organizzato da Confindustria e "Sole 24 ore". Corteo di studenti ieri in difesa dell'istruzione pubblica

Scuola, il "tutor" non convince gli insegnanti

"Ormai lavoriamo in equipe": i professori chiedono flessibilità nell'attuare la riforma Moratti

Riforma sì, ma nel segno della continuità con ciò che di buono è stato fatto fino ad oggi nella scuola e, soprattutto, ampia flessibilità per adattare le nuove direttive del ministro Moratti alle esigenze di ciascun istituto e del territorio che lo circonda. E' questa, fondamentalmente la posizione delle diverse istituzioni scolastiche regionali supportata anche dalla testimonianza di alcuni istituti intervenuti ieri al convegno organizzato all'Eur da Confindustria e "Sole 24 ore" per la quarta edizione di "FareScuola", dedicato a "La nuova scuola della riforma Moratti". Sottolineando in più punti che oggi didattica e formazione devono "sintonizzarsi sui continui cambiamenti di una società sempre più dinamica", il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Francesco De Santis ha sottolineato che "la riforma deve assolutamente accogliere le esperienze migliori del passato, le riflessioni, i cambiamenti epocali di questi anni proiettando lo sviluppo nel futuro". E sembra proprio che si stia andando in questa direzione, come sta avvenendo per l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica già dalla prima elementare, un "arricchimento" esistente nella maggioranza delle scuole da molto tempo prima della riforma. "Sono anni che lavoriamo su queste materie - racconta Rosanna Limiti, maestra all'elementare Oriolo Frezzotti di Latina - e abbiamo una ventina di computer, alcuni vinti con dei concorsi, altri regalati dalle aziende, ma nulla abbiamo chiesto in più alle famiglie". Meno entusiasta il giudizio sul "Maestro prevalente o tutor": "Ormai abbiamo imparato a lavorare in èquipe - dice Antonella Falso, un'altra insegnante - e poi non ci sono insegnanti si serie A e B". E il portfolio? "Il compito di farlo dovrebbe spettare al "tutor" ma abbiamo proposto al nostro consigli di circolo di farlo in team ed è stato approvato". Preoccupati per la loro stessa esistenza e comunque "disorientati" davanti a un'eventuale riconversione, invece gli istituti tecnici, rappresentati dal "Guglielmo Marconi" di Anagni, il "Galileo Galilei" di Roma e l'Isas di Fondi che, seguendo la riforma, entro un paio d'anni dovranno diventare un "liceo tecnologico-economico".
Ricchissimo infine il piano di offerta formativa del Liceo scientifico "Lazzaro Spallanzani" di Tivoli, 1200 studenti, 49 classi, impegnato in una serie di progetti "professionalizzanti" che vanno da "Tecniche di cinema e e giornalismo" a stage al Cnr, fino allo studio della volta celeste e laboratori di design con modelli poi realizzati e immessi sul mercato dagli artigiani che lavorano il travertino nella zona. "Della riforma condividiamo soprattutto la prospettiva di inserire gli studenti in un contesto che va oltre la propria scuola - ha detto l'insegnante Zelinda Di Battista - per consentire loro di creare qualcosa che sia concretamente spendibile sul mercato del lavoro". E sempre ieri, ma in centro, lontano dai tranquilli viali dell'Eur, si è svolto un corteo studentesco organizzato dalla Sinistra giovanile "a difesa della pace e della scuola pubblica".
Flavia Fiorentino

Cronaca di Roma