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Corriere/Roma: Superiori: sono «spariti» cinquecento professori

Oggi si assegnano cattedre e supplenze: si temono resse. I sindacati: «E nei licei avremo cinquemila studenti in più» «Un vero dramma». Non usa mezzi termini Domenico Rossi, segretario generale Flc Cgil di Roma e Lazio, per descrivere gli effetti dei tagli alla scuola sugli organici

25/08/2008
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Corriere della sera

Al via oggi le pratiche per le assegnazioni delle cattedre. Si temono disagi in via Pianciani e nelle scuole polo

Prove per un difficile avvio di anno scolastico negli istituti di ogni ordine e grado, a Roma e nel Lazio. Gli inciampi iniziano oggi con l'avvio delle pratiche per le assegnazioni delle cattedre, nell'Ufficio scolastico provinciale di via Pianciani. Via, dunque, alla ressa, alle peregrinazioni fra gli «istituti polo » che nominano gli insegnanti e al balletto delle supplenze. I sindacati di categoria sono già in allerta.
Superiori
«Un vero dramma». Non usa mezzi termini Domenico Rossi, segretario generale Flc Cgil di Roma e Lazio, per descrivere gli effetti dei tagli alla scuola sugli organici. «Pesanti» quelli nella secondaria superiore: «A Roma ci saranno 524 docenti in meno, a fronte di un aumento di 5 mila alunni. Ad essere colpiti soprattutto i tecnici e i commerciali: non saranno attivati gli indirizzi specialistici e i corsi serali, e verrà penalizzato il sostegno ». Impresa improba definire nei tempi le supplenze: «Impossibile stabilire 12-13 mila assegnazioni da domani fino al 1 settembre» continua Rossi. Allarga l'analisi Mario Rusconi, preside del liceo scientifico Newton, una delle 9 scuole polo: «Ma a Roma la situazione non è così drammatica - spiega Rusconi, presidente dell'Associazione presidi romani - : è dal prossimo anno che arriveranno tagli consistenti. Quando il decreto 112 sarà trasformato in legge si avvierà anche un deciso "dimensionamento" delle scuole: secondo previsioni, 2 mila istituti saranno accorpati ».
Medie
Per rientrare nei numeri indicati da viale Trastevere, continua Domenico Rossi, si agirà sulla composizione delle classi: «Mille insegnanti in meno alle medie, significano aule stracolme e didattica ingolfata».
Elementari
Qui i tagli hanno fatto una vittima: il tempo pieno. Nella Capitale, 50 classi non potranno avere il tempo prolungato, per un totale di 1250 famiglie: «Le richieste inevase colpiranno i nuclei giovani» precisa la Flc Cgil.
Asili
Nè tagli, nè aumenti degli organici. E lo stallo nella scuola dell'infanzia non aiuta a far scorrere le liste di attesa per l'accesso agli asili statali e comunali: «1200 bambini non entreranno » afferma Domenico Rossi.
Ssis Lazio
È un nodo di non poco conto quello che si è stretto attorno alla Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario del Lazio: sul sito della Ssis è indicato il blocco delle iscrizioni per il X ciclo, dopo lo stop annunciato dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini («È una fabbrica di precari»). «Il 2 ottobre manifesteremo al Parlamento» dice Orazio de Giulii, coordinatore per il Lazio dell'Associazione nazionale insegnanti e educatori in formazione. Secondo i dati Anief, solo il 3% degli specializzati Ssis sono assunti in ruolo: «Contro il 100% dei paesi europei» precisa de Giulii. Nel Lazio, la Ssis bandisce 465 posti per biennio, ma le richieste d'iscrizione sono, mediamente, 4000 (concorso per materie umanistiche, 1 posto ogni 50 domande; materie scientifiche, 1 a 3): «Intere generazioni di laureati saranno tagliate fuori».
Cambi di vertice
Dovrebbe avvenire subito dopo l'avvio dell'anno scolastico, il cambio di vertice nell'Ufficio scolastico regionale (sesto avvicendamento in 7 anni): al posto dell'attuale direttore Raffaele Sanzo, si parla del ritorno di Maria Maddalena Novelli.