Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere: Scioperi, riforma Sacconi con referendum e tetto al 50%

Corriere: Scioperi, riforma Sacconi con referendum e tetto al 50%

Servizi pubblici

25/02/2009
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

ROMA — Al ministero del Welfare è tutto pronto per portare venerdì in consiglio dei ministri la riforma delle regole sullo sciopero nei servizi pubblici. Si tratta di un disegno di legge delega che riguarderà il settore dei trasporti in senso lato, cioè tutti gli scioperi che possono interessare il diritto alla mobilità e alla libera circolazione dei cittadini. Il governo intende tra l'altro impedire quelle forme di protesta come i blocchi stradali e ferroviari. Nei trasporti, oltre alle regole attuali che resteranno (dal preavviso ai servizi minimi), verranno introdotti due nuovi vincoli: la soglia di rappresentatività di chi proclama lo sciopero e la dichiarazione preventiva di adesione da parte dei lavoratori che aderiscono. Quanto alla prima questione, il provvedimento messo a punto dal ministro Maurizio Sacconi prevede che lo sciopero possa essere indetta da uno o più sindacati che abbiano almeno il 50% più uno di rappresentatitività altrimenti la proclamazione dovrà essere sottoposta a un referendum tra i lavoratori. Per le modalità di misurazione della rappresentatività dei sindacati la bozza messa a punto al ministero si rimette agli accordi tra le parti sociali, che del resto sono previsti dall'intesa del 22 gennaio scorso sulla contrattazione (il testo che non è stato firmato dalla Cgil, che però è disponibile a definire «entro tre mesi» le regole sulla rappresentatività). Sempre gli accordi tra le parti sociali dovrebbero definire le modalità di svolgimento del referendum. In mancanza di questi interverrebbe la commissione di garanzia sullo sciopero i cui poteri dovrebbero essere rafforzati.