Corriere-Scuola, in arrivo 15 mila assunzioni
Tremonti approva il piano della Moratti. La richiesta iniziale era di 21 mila Scuola, in arrivo 15 mila assunzioni Scattano le immissioni in ruolo. Sindacati critici sulla situazione dei prec...
Tremonti approva il piano della Moratti. La richiesta iniziale era di 21 mila
Scuola, in arrivo 15 mila assunzioni
Scattano le immissioni in ruolo. Sindacati critici sulla situazione dei precari
ROMA - In arrivo 15 mila assunzioni nella scuola da ripartire tra docenti e non. Dopo due anni di incontri e di scontri sulle cifre col ministro dell'Economia e delle Finanze, Letizia Moratti ha ottenuto il via libera per una nuova tornata di immissioni in ruolo. Ne aveva chieste 21 mila. Ne riceverà seimila in meno, a conclusione di un estenuante braccio di ferro e grazie a due Finanziarie caratterizzate, per quanto riguarda il personale, da significativi risparmi. Nelle scuole i docenti che da anni attendono dalle posizioni alte della graduatorie il contratto a tempo indeterminato vivono momenti di trepidante attesa. Gli altri - i precari sono circa trecentomila, di cui centomila con contratti annuali - continuano a sperare. Gli assistenti i tecnici e gli amministrativi (Ata) si preparano a incassare la loro parte di contratti, rivendicando una maggiore sofferenza negli organici delle scuole. I sindacati dei professori accolgono la notizia con soddisfazione, ma usando toni diversi sottolineano che di fronte alle nuove nomine continua ad estendersi il mare del precariato scolastico. Letizia Moratti porterà all'attenzione del prossimo consiglio dei ministri, fissato per venerdì, la richiesta di autorizzazione alle immissioni in ruolo. Poi definirà la distribuzione dei posti per aree professionali e per aree territoriali, partendo dalle regioni. Le immissioni in ruolo metteranno in competizione i docenti con gli ata e al loro interno gli stessi docenti. In particolare i precari storici e i "sissini". Oggi proprio questi ultimi, in testa in molte graduatorie, appaiono i favoriti. Ma in Parlamento c'è un disegno di legge che ridistribuisce i punteggi riconoscendo una parte delle ragioni dei precari storici. Sarà approvato in tempo per le immissioni in ruolo? I neoassunti andranno, in buona parte, a occupare cattedre libere nelle scuole del Nord dal momento che nel Centro e soprattutto nel Sud il mercato è piuttosto saturo. "Il provvedimento sicuramente non è esaustivo delle effettive esigenze della scuola - ha detto Daniela Colturani, leader della Cisl scuola -. Tuttavia riteniamo che esso rappresenti comunque una inversione di tendenza rispetto a una politica scolastica di tagli e di perdurante precarizzazione del lavoro nella scuola". "Siamo in vista del traguardo - ha dichiarato il segretario generale dello Snals, Fedele Ricciato -. L'impegno del sindacato rimane, comunque, quello di rilanciare politiche di reclutamento orientate alla stabilizzazione di tutto il personale precario". "Le 15 mila nomine rappresentano una goccia nel mare dei posti vacanti", ha commentato Enrico Panini, segretario generale della Cgil-Scuola.
Mentre i confederali e lo Snals esprimono la propria cauta soddisfazione, la Gilda fa trapelare il rischio di 6 mila licenziamenti. "La Finanziaria dello scorso anno - si legge in un comunicato - aveva stabilito che i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute potessero chiedere di essere utilizzati presso altre pubbliche amministrazioni. In caso di mancata richiesta, decorsi cinque anni, sarebbero stati licenziati. Si apprende ora - informa la Gilda - che il ministero della Funzione pubblica ha rifiutato ai docenti lo spostamento da una pubblica amministrazione all'altra, in quanto i docenti non sarebbero in esubero rispetto all'organico".