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Corriere-scuola,riforma e partecipazione

Possibile l'adozione dal prossimo anno SCUOLA, RIFORMA E PARTECIPAZIONE di GASPARE BARBIELLINI AMIDEI Ironia delle cronologie politiche: se alcune centinaia di migliaia di ragazzi già l'a...

15/11/2005
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Corriere della sera

Possibile l'adozione dal prossimo anno
SCUOLA, RIFORMA E PARTECIPAZIONE
di GASPARE BARBIELLINI AMIDEI
Ironia delle cronologie politiche: se alcune centinaia di migliaia di ragazzi già l'anno prossimo anticiperanno nei loro programmi e nei loro calendari alcuni pezzi della più volte stoppata Riforma Moratti, il ripescaggio finale delle contestate novità avviene in nome di una norma costituzionale voluta dalla maggioranza di centrosinistra sull'autonomia scolastica: articolo 117, comma primo della Carta repubblicana, rivista e sottoposta a referendum. E' uno scenario di largo respiro che Luigi Berlinguer aveva per gli istituti già varato nel 1999. Il Parlamento ha espresso un parere positivo nelle scorse settimane. Il Consiglio dei ministri lo ha ribadito ieri: se ci sono collegi di docenti e consigli di istituto (cioè anche genitori e ragazzi) che ritengono adottabili l'impianto e parte dei programmi previsti dalla riforma, fra un anno si è liberi di cominciare.
E' un bene? Io ne dubito. Onore delle armi al ministro e alla sua determinazione, lei nella sua legge crede fino in fondo e dal suo punto di vista ha un senso anche questo inizio a macchia di leopardo. Ma la sperimentazione riguarderà i quartieri alti della pedagogia italiana, come contenuti e come fruizione sociale. Se questa riforma si è sempre più licealizzata, come una piramide sgradevole di prestigi e di contenuti, fra licei di serie A, B e C, anche la sperimentazione enfatizzerà l'impressione che alle scuole "ricche" è più facile migliorare l'offerta di conoscenza.
Spiacevole rischia poi di insinuarsi una ulteriore politicizzazione. E' infatti innegabile che il clima pre elettorale non sia il tonico più efficace per decidere con limpidi argomenti organizzativi e pedagogici. E' difficile trovare in questo periodo la pacatezza per valutare l'opportunità di anticipare programmi e orari di una legge di sistema per la quale gli esponenti più duri dell'opposizione già hanno invocato la tabula rasa.
Il quadro normativo vigente consente all'autonomia delle singole scuole di non perdere il tempo che la politica usa scialare. Eppure, poiché tanto si è atteso, qualche mese in più ora non guasterebbe. Anche perché si vedrà che, passati i girotondi, qualsiasi maggioranza avrà poco eccitamento demolitorio. Se vincerà lo schieramento di centrosinistra non sarà obbligato dalle regole della propaganda a dir di no a ciò che è condivisibile. Se poi tornasse (Milano permettendo) la Moratti, avrà tempo per meditare sugli squilibri socio-strutturali imputati al suo progetto.