Corriere: Scuola, saltano 37 mila insegnanti
Diffuse le cifre dei tagli che il governo intende operare. Il 40% è concentrato in quattro regioni del Sud:Campania, Puglia, Sicilia e Calabria perderanno il maggior numero di docenti
ROMA - Saranno circa 37 mila i tagli dei professori dell'organico di diritto previsti dalla circolare che sarà emanata presto dal Ministero dell'Istruzione. La conferma è venuta al termine di un incontro che si è svolto a Viale Trastevere con i sindacati di categoria. Fermo restando che si tratta di dati relativi all'anno scolastico 2009-2010, si deve considerare che sono in cantiere anche altri 5 mila tagli del cosiddetto «organico di fatto».
DECIMATO IL SUD - Secondo i dati forniti ai sindacati, nella scuola elementare i tagli dei docenti riguarderebbero 10 mila posti, nelle medie oltre 15.500, nella scuola secondaria oltre 11.350. Sempre nella stessa riunione sono stati forniti i dati delle previsioni degli alunni: nella scuola primaria è previsto un aumento di 4 mila unità, nella secondaria di primo grado ci saranno 10.500 studenti in più, mentre nella secondaria di secondo grado continua la flessione demografica con un meno 26.700. Per quanto riguarda i docenti di sostegno il numero rimane sostanzialmente quello dell'anno scolastico in corso (circa 90.500 unità). Il 40% dei tagli sull'organico docente si realizzerà in quattro regioni: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria.
INGLESE E TEMPO PIENO - Nel provvedimento (una ventina di pagine a cui sono allegate alcune tabelle) si sottolinea l'esigenza che le Regioni e gli enti locali vengano coinvolti nella fase di elaborazione del piano di assegnazione delle risorse alle singole province e anche per il prossimo anno saranno consentite compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi gradi di scolarità «anche nell'ottica, ove possibile, dell'estensione del tempo pieno». A questo proposito «l'organizzazione del tempo pieno è realizzata nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008-2009» precisando che «le ore di insegnamento residuate dalla istituzione di classi con 24 ore e dalla presenza aggiuntiva di docenti specialisti per l'insegnamento della lingua inglese e della religione cattolica, nonchè dal recupero delle ore di compresenza del tempo pieno, possono essere impiegate per ampliare l'offerta formativa della scuola» e dunque anche per una estensione del tempo pieno. Per quanto riguarda l'inglese potenziato, potrà essere autorizzato «compatibilmente con le disponibilità di organico» e «solo in assenza di esubero dei docenti delle seconde lingue comunitarie sia nell'ambito della scuola interessata che a livello provinciale».