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Corriere-"Scuole, mancano i prof Blocchiamo gli scrutini"

Proteste dalla Lombardia all'Emilia. Il ministero: "A settembre tutto a posto" "Scuole, mancano i prof Blocchiamo gli scrutini" I sindacati: aumentano gli alunni, diminuiscono i docenti...

04/05/2004
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Corriere della sera

Proteste dalla Lombardia all'Emilia. Il ministero: "A settembre tutto a posto"

"Scuole, mancano i prof Blocchiamo gli scrutini"

I sindacati: aumentano gli alunni, diminuiscono i docenti

ROMA - "Il ministero dell'Istruzione ha calcolato il numero dei docenti per il prossimo anno senza tener conto dell'aumento delle iscrizioni". Risultato: "L'innalzamento di numero di alunni per classe, la difficoltà di organizzare tempo pieno o prolungato, l'impossibilità di garantire l'insegnamento della lingua straniera per tutti a partire dalla prima". I sindacati della scuola minacciano una conclusione delle lezioni piuttosto agitata. Cgil, Cisl e Uil della Lombardia hanno già annunciato che, se non salteranno fuori nuovi posti di prof, gli scrutini potrebbero slittare di qualche giorno. Le organizzazioni dei docenti sono sul piede di guerra anche in Emilia e più in generale in tutto il Nord dove i calcoli di Roma sui posti, soprattutto per quanto riguarda le elementari, si sarebbero rivelati alquanto approssimativi. Ma sui tagli nella scuola è anche una guerra di cifre. "Nella nostra regione a fronte di un aumento di 15 mila alunni ci saranno mille posti di lavoro in meno", annuncia Wolfango Pirelli, segretario generale scuola Lombardia della Cgil. "Assolutamente no", è la risposta di Mario Dutto, "ambasciatore" del ministero dell'Istruzione in Lombardia. "Da alcuni anni - spiega - a febbraio nelle superiori compaiono circa 8 mila iscritti in più ma poi, a settembre, svaniscono". Doppie iscrizioni, calcoli imprecisi della dispersione spiegano il fenomeno. La tendenza generale, confermata dalle iscrizioni di gennaio, è quella di un calo generale degli alunni. Circa 46 mila in meno, secondo un fonte non ufficiale del ministero dell'Istruzione. Le elementari però sono in controtendenza. Anche perché accolgono i figli degli extracomunitari. Dutto conferma: "Ci sono duemila iscritti in più, la metà a Milano. Abbiano esposto il problema al ministero e un cenno di attenzione c'è stato. Ma non ancora sufficiente".
Mariangela Bastico, assessore all'Istruzione della Regione Emilia Romagna, si è data molto da fare per denunciare un deficit di prof: 54 in meno alle elementari, dove 190 nuove sezioni dovranno fare a meno del tempo pieno, 285 alle superiori e 245 per il sostegno. "Il ministero - afferma l'assessore - ha previsto 9 mila iscritti in meno". Giampaolo Bergamini, capo gabinetto della Direzione regionale della scuola, ridimensiona lo scarto degli iscritti: "Circa 3 mila" invece di 9 mila. E conferma le altre cifre. "La situazione - conclude - non è certo rosea, ma siamo in grado di gestirla".
Lombardia ed Emilia, due delle regioni dove gli interventi di razionalizzazione e di risparmio sono stati eseguiti con maggior rigore, hanno già incassato un primo successo. Nell'incontro svoltosi ieri al ministero per ridurre al minimo i tagli, si sono aggiudicate la quota maggiore dei 625 posti recuperati dai sindacati. Secondo lo Snals, il maggiore sindacato autonomo dei prof, le dimensioni consistenti dei tagli della Finanziaria 2002 sono state, grazie alla concertazione, "ridotte al minimo". Nel prossimo anno scolastico, i 12.500 tagli previsti si ridurranno a 1.500, con un recupero dell'88%.
G. Ben.