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Corriere-Scuole occupate per tutta la notte contro la riforma

LE SCUOLE OCCUPATE Scuole occupate per tutta la notte contro la riforma LA PROTESTA Aule occupate per tutta la notte. Da studenti, genitori. E, per la prima volta, anche da professori. Lezio...

15/04/2005
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Corriere della sera

LE SCUOLE
OCCUPATE
Scuole occupate per tutta la notte contro la riforma
LA PROTESTA
Aule occupate per tutta la notte. Da studenti, genitori. E, per la prima volta, anche da professori. Lezioni in pigiama. Proteste, assemblee, dibattiti. Ma anche musica, danze, film e piéce teatrali. Adulti e ragazzi tutti insieme. A parlare di scuola. Senza voti o interrogazioni. Ma discutendo e confrontandosi. In una "giornata occupata" per difendere l'istruzione pubblica e contestare la riforma degli otto licei. Hanno ballato e cantato, fatto proposte e preparato merende, suonato e recitato. Migliaia di insegnanti, genitori e ragazzi di quaranta istituti superiori di Milano e Provincia hanno accolto, ieri, l'invito di Retescuole a mobilitarsi per chiedere il ritiro della bozza di decreto del ministro Moratti. E per parlare di obbligo scolastico, istituti tecnici e professionali, degli otto licei. Capofila della protesta, l'Itsos Albe Steiner, l'itis Marie Curie, il professionale Falck di Sesto San Giovanni. Tre istituti in cui i docenti hanno occupato le aule per tutta la notte (lezione in pigiama al Marie Curie, dove nel pomeriggio è stato trovato uno striscione bruciato). "Una scelta obbligata - dicono gli occupanti -: ne va del futuro della scuola, la posta in gioco è troppo alta".
Tornei e striscioni al Vittorio Veneto, proiezioni di film al Molinari, musical al Gentileschi, cene a dopocena al Kandinsky, teatro al Cremona, murales e giocoleria al Vittorini, mozione "antiriforma" al Berchet, concerto alle 20.30 in piazza Leonardo da Vinci con le band studentesche: per tutto il giorno si sono susseguite le iniziative.
All'alberghiero Vespucci gli aspiranti chef hanno preparato una merenda, incontrato i genitori della zona, organizzato un'assemblea: sono intervenuti l'assessore provinciale all'Istruzione, Sandro Barzaghi, il segretario milanese di Cgil scuola, Alfia Nicotra, il consigliere comunale Marilena Adamo, Carlo Romito, segretario nazionale della federazione italiana cuochi. "La riforma - spiega Giovanni Lanzetti, professore del Vespucci - penalizzati i professionali: le ore di laboratorio saranno tagliate e i ragazzi dovranno prestare lavoro gratuito nelle aziende, senza essere seguiti da tutor".
Altra questione aperta, gli organici. Cgil, Cisl e Uil annunciano che da settembre nelle superiori lombarde non ci saranno abbastanza insegnanti. La sorpresa è arrivata ieri, dopo un incontro definito "insoddisfacente" con il superprovveditore, Mario Giacomo Dutto. "Il direttore - commenta Wolfango Pirelli, segretario lombardo Cgil scuola - ci ha spiegato che alle superiori si prevede un aumento di 248 classi, ma arriveranno solo 64 insegnanti in più". Problemi anche alle medie dove - aggiunge Luigi Piccoli della Uil- "con un calo di 250 alunni, saranno tagliati 31 posti".
Secondo i sindacati, con i 500 posti mancanti alle elementari e gli ulteriori tagli alle superiori, ci si avvia a una "situazione difficile" per la scuola lombarda. Conclude Pirelli: "Dutto non non ha avuto il coraggio di avanzare una richiesta consistente di cattedre: si assuma le sue responsabilità".
Le proteste, dunque, continuano. Oggi le maestre elementari occuperanno l'atrio del provveditorato contro i tagli agli organici e al tempo pieno. Alle 17, davanti a Palazzo Marino, gli attivisti della Rete conteranno le monete raccolte dopo la multa di 22 mila euro per i volantini affissi durante un corteo.
I ragazzi dei collettivi studenteschi, infine, bloccheranno gli stage negli alberghi, nei ristoranti e nelle aziende.
E per martedì si preparano ad occupare le loro scuole.

Annachiara Sacchi