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Corriere: Statali, «chiarimento da Prodi o sciopero»

Dopo l'intervento di Padoa Schioppa che vincola i soldi alle riforme

17/04/2007
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Corriere della sera

Epifani (Cgil): «Vogliamo il rispetto degli accordi per chiudere i contratti entro l’estate». Pirani (Uil): «Altrimenti nuova agitazione entro maggio»

ROMA - Entro metà maggio sarà riprogrammato lo sciopero generale nel pubblico impiego, se non arriveranno chiarimenti precisi da parte del governo. È l'avvertimento del segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, secondo il quale il governo «inopinatamente ha fatto marcia indietro riproponendo un modello centralistico di contrattazione», limitando gli accordi integrativi, «importanti per legare il salario una maggiore produttività». Anche la Cgil chiede al premier Romano Prodi di chiarire in fretta la vicenda del contratto degli statali e pretende il rispetto degli accordi sottoscritti a Palazzo Chigi. «Vogliamo il rispetto degli accordi per chiudere i contratti entro l’estate» chiede il segretario generale Guglielmo Epifani, che spiega:«Sono subentrate delle difficoltà sulle direttive che consentono il rinnovo del contratto del pubblico impiego: per questo abbiamo chiesto al premier un chiarimento politico perché vogliamo rispettare gli accordi per chiudere i contratti entro l'estate».
L'ALLARME - L'allerta dei sindacati è scattata dopo le parole pronunciate sabato scorso dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che nel corso di una conferenza congiunta con il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, aveva annunciato: «Soldi e riforme» per il contratto degli statali «procederanno insieme. Le cifre già stanziate non sono erogabili fino a che il contratto non è firmato».

QUERELLE SUL TESTORETTO - Altro motivo di scontro la destinazionezione del «tesoretto»: non solo i due terzi, come ha dichiarato il presidente Prodi, ma tutto l'extra gettito fiscale va destinato a pensioni e salari» ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha aggiunto: «Non capisco il discorso di riservare i due terzi ai lavoratori e un terzo alle imprese, che già hanno ottenuto il cuneo fiscale. Io farei la riforma degli ammortizzatori sociali per la quale se ne va circa 1 miliardo di euro. Un altro miliardo e mezzo lo destinerei alle pensioni». Per il segretario Cisl il resto dovrebbe andare «all'abbassamento delle tasse sui salari nel settore privato, sulla base di accordi tra sindacati e imprenditori rispetto al secondo livello di contrattazione». Sul pubblico impiego Bonanni ha commentato: «Nicolais è una persona attenta e disponibile e oltre a voler dare il merito alla produttività, vorrebbe anche intervenire sull'informatizzazione della Pa. Padoa Schioppa invece fa il ragioniere».
16 aprile 2007