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Corriere: Tagli, i sindacati si mobilitano

Chiesto un incontro a Spacca. E sulla scuola Amati attacca Tremonti

05/07/2008
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Corriere della sera

ANCONA - I sindacati dela scuola di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, assieme a Snals-Confsal, scendono in campo contro i tagli al personale previsti da qui a tre anni dal governo: nella regione sono 2.800 posti, di cui 1.600 insegnanti e 1.200 tra dipendenti del settore amministrativo, tecnici e ausiliari. Per discutere del problema, hanno spiegato in un incontro stampa ad Ancona, è stato chiesto un incontro al presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, oltre a quello già programmato con l’assessore alla pubblica istruzione Ugo Ascoli. In calendario anche un’assemblea regionale dei quadri e dei delegati e iniziative pubbliche con genitori e cittadini per informarli sui rischi del provvedimento.

“Se aggiungiamo i tagli programmati ai 200 posti già decurtati dal governo - ha dichiarato Daniela Barbaresi, della Flc-Cgil - gli organici delle Marche dovranno lavorare con 300 persone in meno, e non potranno più garantire un’offerta didattica e educativa adeguata ai quasi 213 mila alunni e alle loro famiglie”.

Attualmente il personale scolastico è di 26 mila dipendenti, di cui 18.829 docenti. Gli insegnanti di sostegno per i 4.784 portatori di handicap della scuola dell’obbligo sono 2.249, “poco più di uno per ogni due bambini - ha ricordato Francesca Conti, della Cisl Scuola - ma con i tagli si ridurrebbero a circa uno ogni tre, il che vuol dire operare una pesante riduzione del numero di ore che ciascun insegnante può dedicare agli alunni svantaggiati”. “A ciò si aggiunga la costante crescita nelle classi del numero di studenti stranieri, molti dei quali non conoscono l'italiano - ha rilevato Paola Martano, di Snals-Confsal - che può incidere dal 10 al 50%. In mancanza di progetti e strutture di supporto, il compito di assicurare a tutti gli studenti un’eguale offerta didattica spetta agli insegnanti, ma l'accorpamento delle classi, previsto dal governo, renderà vano ogni tentativo di mantenere standard qualitativi adeguati”.

In particolare il decreto governativo prevede di ridurre 220 posti nella scuola dell’infanzia, 516 nella primaria, 339 alle medie e 511 alle superiori. In totale i tagli ammontano a 843 posti nella provincia di Ancona, 743 in quella di Ascoli Piceno, 610 a Macerata e 636 a Pesaro-Urbino. Si tratta di tagli che sono entrati nel mirino della senatrice Silvana Amati, del Partito democratico, che ha presentato un’interrogazione, insieme alla collega Colomba Mangiello, contro quello che definisce “il commissariamento, da parte del ministro Tremonti, del ministero della pubblica istruzione”, dal momento che le assunzioni assicurate dal ministro Gelmini in occasione del suo insediamento sono già state dimezzate nella Finanziaria. Secondo la senatrice Amati, il provvedimento del governo è “un profondo atto di sfiducia del Governo nei confronti del nostro sistema scolastico”.