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Corriere-Tre anni per conoscere l'Europa L'Unione diventerà protagonista

Tre anni per conoscere l'Europa L'Unione diventerà protagonista Se per la storia i nuovi programmi prevedono una continuità cronologica e temporale tra primaria e secondaria di primo grado, la ...

07/09/2004
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Corriere della sera

Tre anni per conoscere l'Europa L'Unione diventerà protagonista

Se per la storia i nuovi programmi prevedono una continuità cronologica e temporale tra primaria e secondaria di primo grado, la geografia vede applicare il medesimo principio: alla fine delle (ex) elementari, i bambini non dovranno più padroneggiare una summa dello scibile umano in materia di capitali, Stati, continenti, ma "focalizzare" sull'Italia, sui suoi aspetti fisici, ambientali, sociali e amministrativi. "L'obiettivo - spiega Chiara Conti, dirigente scolastico di una media ischitana, tra gli istituti che già l'anno scorso hanno sperimentato le novità della riforma - è arrivare in quinta ad affrontare l'inserimento del nostro Paese sul piano europeo". Per dedicare il triennio successivo proprio allo studio dell'Europa, delle sue origini e forme istituzionali, degli Stati che la compongono. "Ma soprattutto - puntualizza la Conti - se finora la geografia era affrontata come scienza descrittiva, adesso diventerà piuttosto lo studio dell'ambiente e delle modificazioni prodotte dall'uomo. Ad esempio: studiare le Alpi significherà non impararne a memoria i nomi, ma capire come si sono formate e come le ha cambiate la presenza umana". Una connessione salda, quindi, tra geografia e storia: "Con una grande attenzione alla cartografia: ai bimbi si deve insegnare a leggere le cartine mute, a costruire carte mentali del territorio in cui vivono. La chiave di tutto sta nella creatività, nel coinvolgimento".
GEOGRAFIA