Corriere: Trento boccia i nuovi criteri di valutazione
La «stretta» voluta dal ministro Gelmini per chi si comporta male a scuola e studia poco, approvata il 28 maggio dal Consiglio dei ministri, non verrà applicata in tutta Italia
La «stretta» voluta dal ministro Gelmini per chi si comporta male a
scuola e studia poco, approvata il 28 maggio dal Consiglio dei ministri, non verrà applicata in tutta Italia. La Provincia di Trento ha dato ieri l’assenso alla proposta di Marta Dalmaso
(foto), assessore all’Istruzione e allo Sport di non applicare il nuovo regolamento. Avvalendosi dello status di provincia autonoma, le scuole trentine potranno ignorare le disposizioni del Miur: niente obbligo della media del 6 per essere ammessi alla maturità; no alla bocciatura con il 5 in condotta; niente assegnazione dei voti in decimi alle medie. Il regolamento locale prevede che il consiglio di classe mantenga i giudizi articolati e promuova gli studenti adottando una «valutazione complessivamente sufficiente».