Corriere: Tutti gli studenti siano uguali davanti alla maturità
Giusto,cercare di migliorare l’esame che chiude la carriera scolastica apportando di volta in volta i correttivi che si giudicano opportuni (. Ma senza esagerare. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, tutti gli studenti siano uguali davanti alla Maturità.
Voti invece dei giudizi, il cosiddetto «sei rosso» per evitare le bocciature, modifiche nelle modalità di ammissione agli esami. Come ogni anno la scuola italiana arriva allo sprint finale (scrutini ed esami) con nuove regole, magari stabilite in un’oscura nota di un regolamento ministeriale. A questa tipica usanza non sfugge la prova più temuta dagli studenti: l’esame di Stato, ovvero la Maturità.
Quest’anno, come previsto dalla riforma Fioroni, il complicato meccanismo dei voti in centesimi subisce una modifica con l’aumento del bonus per gli studenti più meritevoli nell’ultimo triennio scolastico. Nulla di rivoluzionario per un esame che cambia quasi ogni anno e che ha una percentuale di promossi molto vicina al cento per cento. È vero, dunque, che questo continuo cambiamento delle regole non influisce sul numero complessivo dei «maturi». Ma è vero anche che può provocare differenze nella votazione finale creando una evidente disparità tra gli studenti che nel corso degli anni escono dalle nostre scuole. Una disparità sempre più ingiusta e dagli effetti sempre più evidenti se si considera la crescente importanza del voto finale della Maturità.
In passato, infatti, l’ingresso a tutte le facoltà universitarie era libero e per potersi iscrivere bastava un trentasei anche «stiracchiato». Oggi, invece, ci sono selettivi test d’ingresso, vere e proprie soglie di sbarramento dove il voto dell’esame di Stato è spesso decisivo. Ma non solo alle università bisogna guardare. Perché la votazione finale ha sempre più importanza negli istituti tecnici e professionali dove diventa un elemento decisivo del curriculum, in vista di un possibile ingresso nel mondo del lavoro.
Giusto, quindi, cercare di migliorare l’esame che chiude la carriera scolastica apportando di volta in volta i correttivi che si giudicano opportuni (l’anno prossimo toccherà ai voti di ammissione). Ma senza esagerare. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, tutti gli studenti siano uguali davanti alla Maturità.
Andrea Balzanetti