Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Corriere-Un maestro-tutor per tre anni poi ogni istituto decide da solo

Corriere-Un maestro-tutor per tre anni poi ogni istituto decide da solo

L'INSEGNAMENTO Un maestro-tutor per tre anni poi ogni istituto decide da solo Tra gli insegnanti che i ragazzi incontreranno nella loro carriera scolastica - dalla prima classe della ...

13/09/2003
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

L'INSEGNAMENTO

Un maestro-tutor per tre anni poi ogni istituto decide da solo

Tra gli insegnanti che i ragazzi incontreranno nella loro carriera scolastica - dalla prima classe della scuola primaria (le vecchie elementari) alla terza della secondaria inferiore (le medie) - ce ne sarà uno che svolgerà la funzione di docente tutor-coordinatore. Questa figura viene esaltata dalla riforma Moratti nei primi tre anni della primaria, dove la maestra o il maestro tutor non potrà fare meno di 18 ore col gruppo-classe, su un totale di 27 ore obbligatorie. Nelle 18 ore possono rientrare le lezioni in aula, i laboratori e la mensa. In questa prima fase della scolarizzazione l'insegnante tutor deve amalgamare il gruppo-classe, consolidarlo, aiutarlo a crescere. A partire dalla quarta classe della primaria, l'ex quarta elementare, le 18 ore non diventano più un obbligo perché si dà per scontato che il gruppo-classe sia ormai amalgamato. Da quel momento ogni scuola si regola, quanto alla presenza nel gruppo-classe del docente coordinatore, come meglio crede.
Ma il tutor ha anche molte altre incombenze da svolgere. Dispone per questo di un pacchetto specifico di sei ore a settimana. Tra i suoi compiti al di fuori della classe rientrano i rapporti con le famiglie, che avranno così un unico docente di riferimento per i colloqui, l'elaborazione dei piani di studio personalizzati, la cura del portfolio, l'orientamento e l'assistenza agli alunni.
La maestra o il maestro tutor non ha un ruolo di supervisore, non ha funzioni di rango più elevato rispetto ai colleghi. La sua è solo un'attività di servizio, di coordinamento. Acquista invece un certo rilievo nel rapporto con le famiglie e gli alunni.