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Corriere-Un nuovo modo di studiare la filosofia

Ogni tanto, ci sono anche le buone notizie. Per esempio ... Ogni tanto, ci sono anche le buone notizie. Per esempio questa: gli studenti di un liceo di Maglie, provincia di Lecce, hanno sap...

11/05/2004
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Corriere della sera

Ogni tanto, ci sono anche le buone notizie. Per esempio ...

Ogni tanto, ci sono anche le buone notizie. Per esempio questa: gli studenti di un liceo di Maglie, provincia di Lecce, hanno saputo che a Modena si tiene un festival della filosofia; hanno saputo che a differenza delle noiosissime lezioni scolastiche, le conferenze modenesi dei vari filosofi sono state seguite con entusiasmo (da migliaia di persone); hanno letto che mentre la cultura in pubblico attrae, interessa, emoziona, la scuola marcia sul posto, sempre uguale a se stessa. Ed ecco dove sta la buona notizia: gli studenti hanno capito che la scuola potrebbe imparare qualcosa da questi nuovi fenomeni. Così la I D del Liceo classico "Capece" si è data da fare e con l'aiuto della professoressa Ada Fiore ha inventato un nuovo modo di studiare la filosofia. Un modo che coinvolge le tecnologie e i linguaggi della contemporaneità: sms, e-mail, chat, radio, video, fumetti, e soprattutto tocca nel vivo l'emotività, la vita quotidiana, lo stare al mondo. Sono dunque nati i "giovani pensatori", che hanno scelto quattro argomenti su cui riflettere (la felicità, l'amore, la morte, la libertà), hanno letto i testi classici, ne hanno scelto i passi più interessanti e prendendo spunto da queste riflessioni hanno imbastito i propri discorsi. Riportando così la filosofia alle sue antiche origini, cioè al pubblico scambio di opinioni, più precisamente a quella che i greci chiamavano l' agorà , cioè la piazza. E non si pensi che si tratti solo di una piazza virtuale, perché ora si passa dall'etere e dagli spazi elettronici agli spazi fisici con filosofi in carne e ossa (Minazzi, Conci, Vinti, Agazzi) che verranno chiamati, oggi, a dialogare pubblicamente con i giovani pensatori e con la cittadinanza come ai tempi della polis . Ma andiamo con calma. Basta consultare il sito della scuola (www.liceocapece.it) per rendersi conto del lavoro svolto dai giovani pensatori. Per un anno intero si sono incontrati e hanno dialogato prima con i maestri della filosofia poi tra di loro. Hanno chiesto a Democrito qual è il limite umano della felicità. E Democrito ha risposto con le parole dei suoi libri: "E' l'invidia che suscita la discordia". Poi hanno fatto la stessa domanda a San Tommaso: "L'uomo non è perfettamente felice, finché gli resta ancora qualcosa da desiderare". E così via. A questo punto partiva il dialogo tra i giovani pensatori. E se Carlotta riteneva che "l'unico limite alla nostra felicità può essere non saper amare", Nihil replicava: "Non vedo come il rinunciare a qualcosa possa portare la felicità... la felicità non esiste". E Ospite ribatteva: "Sai cos'è veramente deleterio? La tua logica... o dovrei dire la mancanza di una logica nel tuo discorso". E si andava a parlare del nulla, citando Nietzsche, Leopardi, eccetera. Insomma, giovani pensatori in azione su internet. E anche in radio. Tutti i giorni, a turno, per mezz'ora a Radio Manbassa, parlando con gli ascoltatori della Puglia, della Calabria e della Basilicata, stimolandone gli interventi per sms. E sono arrivati migliaia di sms. La prof Ada Fiore non crede ai suoi occhi: "Abbiamo trasformato il modo di insegnare la filosofia, non più cronologicamente ma per temi, lavorando sui testi e traendo dagli autori i concetti più vicini a noi. Alla storia della filosofia abbiamo anteposto la filosofia, il pensiero".
Il palazzo del Liceo classico "Capece" è un bellissimo edificio baronale quattrocentesco nato come fortilizio e ricostruito nel '700: fu donato al Comune nei primi anni del XIX secolo da Francesca Capece, ultima feudataria di Maglie. Un liceo modello, dove tra gli antichi muri barocchi c'è una straordinaria emeroteca, molti computer a disposizione dei ragazzi, fondi bibliotecari preziosi. Una pulizia e un'organizzazione da college inglese. Il preside Vito Papa cita Gadamer: "Domandare è più difficile del rispondere". Parla di un "gioco ermeneutico" a cui gli studenti si sono appassionati. Il forum dei giovani pensatori è un laboratorio di idee. Ci sono Platone e Lucrezio che parlano dell'atto sessuale, del rapporto tra amicizia e amore, della natura e delle origini dell'amore, e ci sono gli interventi dei filosofi in erba. Eternity: "L'amore è una specie di chimica, ma il sesso è sicuramente una specie di fisica!". Tutto questo materiale è la premessa al festival che occuperà l'intera giornata di oggi, cui parteciperanno settecento studenti provenienti da tutto il Salento. Il tutto sarà introdotto dall'Aida sulle parole di Kant, poi una serie di canzoni sui singoli argomenti: Jovanotti, Gaber, Branduardi, i Sud Sound System. E un paio di ballate della tradizione popolare in grico, la parlata locale. Le domande di discussione saranno animate dai personaggi di Disney. Maglie come Paperopoli filosofica. E' l'esempio di Modena capovolto: non più la scuola che recepisce passivamente ciò che la società propone, ma la scuola che per una volta propone all'esterno, coinvolgendo la cittadinanza, l'Università, le riviste specializzate, le autorità locali, i media. La diciassettenne Caterina (pseudonimo internet: Carica) dice di aver scoperto il piacere dello studio. Si è concentrata soprattutto sul tema impossibile della morte, colloquiando con Epicuro: "La morte - scrive - consiste nella perdita della sensibilità, quando lei arriva noi non ci saremo più!!!". Giacomo racconta che per chiarire il pensiero dei grandi, gli studenti della I D hanno approntato una serie di fumetti. Ricorda che una volta tanto anche le famiglie hanno partecipato al loro "gioco ermeneutico".
Il professor Fabio Minazzi, che insegna Filosofia teoretica a Lecce, ha seguito i lavori, ha analizzato i materiali del forum e interverrà al festival. "E' un miracolo - dice - di solito nelle scuole la filosofia uccide di noia o si riduce a una filastrocca di opinioni, l'esperienza di Maglie ha dimostrato che i ragazzi sono capaci di dialogare tra di loro come antichi filosofi e che se il pensiero non è mercuriale e non morde davvero, non è pensiero". Il pensiero che morde. L'entusiasmo dei ragazzi. I giovani pensatori di Maglie. Ecco una buona notizia.