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Corriere-Una squadra di docenti per risolvere i problemi

Una squadra di docenti per risolvere i problemi Fino allo scorso anno c'erano le "funzioni obiettivo". Ovvero c'erano docenti che seguivano in modo esclusivo un determinato aspetto dell'offe...

27/10/2003
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Corriere della sera

Una squadra di docenti per risolvere i problemi

Fino allo scorso anno c'erano le "funzioni obiettivo". Ovvero c'erano docenti che seguivano in modo esclusivo un determinato aspetto dell'offerta formativa. L'orientamento, per esempio, e l'aggiornamento dei prof, lo sviluppo tecnologico dell'istituto. Tre milioni delle vecchie lire, alla fine dell'anno. Con il nuovo contratto di lavoro, art.30, si chiamano "funzioni strumentali". Cambiamento non di poco. Un obiettivo (da raggiungere) era forse troppo impegnativo. Meglio "strumento", che in senso figurato - come dice il dizionario di Devoto-Oli - è un "mezzo di cui ci si può attivamente e abitualmente servire per il conseguimento di uno scopo". Quindi, docente come mezzo. Sembra più impegnativo di prima. Con gli stessi soldi di prima, da dividere, magari, tra più insegnanti scelti dal collegio docenti. E le discussioni, anche accese, non si sono fatte attendere. Due perplessità su tutte, di carattere linguistico e contrattuale. L'articolo 30 parla di "funzioni strumentali" senza riferirsi espressamente ai docenti: si intuisce un loro coinvolgimento dalla frase "le stesse (funzioni) non possono comportare esoneri totali dall'insegnamento" (ma parziali sì). Quindi, la scuola identifica due o tre o più nodi problematici o strategici (autonomia, nuovi curricula, stage) e intorno ad essi mette al lavoro più insegnanti. Le risorse andranno poi divise in rapporto al tempo dedicato. Gli insegnanti sono il "mezzo". O no?