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Corriere-Voto di religione in pagella Divisi genitori e presidi

Alcune scuole rifiutano la nuova scheda: "Non è prevista dal Concordato" Voto di religione in pagella Divisi genitori e presidi "Privacy violata, non firmiamo". Il provveditore Zenga: non...

22/01/2006
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Corriere della sera

Alcune scuole rifiutano la nuova scheda: "Non è prevista dal Concordato"
Voto di religione in pagella Divisi genitori e presidi
"Privacy violata, non firmiamo". Il provveditore Zenga: non serve
"Se c'è la religione... io non firmo"! Genitori contro le pagelle in arrivo nelle prossime settimane. Quelle nuove, con la valutazione sugli "insegnamenti obbligatori opzionali" (tra cui la religione cattolica) compresa nella scheda, non più in un foglio a parte come negli scorsi anni. Ed è proprio questa la novità che ha fatto scatenare le polemiche delle famiglie e degli insegnanti di Retescuole, il movimento milanese contrario alla riforma Moratti. Il motivo: "La nuova scheda di valutazione - spiega Clara Bianchi, maestra elementare e attivista della Rete - lede il diritto alla privacy degli studenti: una scelta personale viene inserita in un documento pubblico. Il tutto è stato comunicato da una circolare ministeriale che non tiene nessun conto del Concordato dell'84 (secondo cui la religione cattolica è disciplina facoltativa) e del decreto legislativo del '94 che prevede, per quella materia, una valutazione separata".
Il testo sulla nuova pagella (la circolare 84/2005) è arrivato a dicembre: poco più di un mese per recepire le novità (torna anche il voto in condotta) e consegnare le schede. Ma alcune scuole hanno deciso di non adottare questo sistema di valutazione: i collegi dei docenti si sono rifiutati di inserire il giudizio sulla religione nel corpo centrale della scheda. Così alla "Galvani" (plesso di via Muzio, via Bottelli e Porta Nuova): "Nella circolare - continua Clara Bianchi, che proprio lì insegna - c'è scritto che le nuove regole sono obbligatorie. Ma noi ci siamo appellati alla legge, decidendo di andare avanti come abbiamo sempre fatto".
Altro boicottaggio: nelle scuole in cui la nuova pagella è stata adottata (qualche esempio: l'elementare di viale Mugello, di viale Arbe, di via Ariberto), molti genitori si preparano a non firmare la scheda "perché illegittima e discriminante". Ma il provveditore di Milano, Antonio Zenga, precisa: "La pagella non è un contratto, non occorre l'adesione delle famiglie. È un documento che ha valore di per sé, indipendentemente dalla firma di padri e madri".
Non tutti i presidi, però, sono d'accordo con la protesta: "Questo uso della privacy - sbotta Francesca Lavizzari, preside dell'istituto Cavalieri di via Anco Marzio - è strumentale. Se è una questione ideologica posso anche essere d'accordo, ma sono stufa di questi genitori che pensano che a scuola si faccia ancora catechesi. Il ragazzo non fa religione: e allora? Io guardo di più se ha il sufficiente in storia e geografia".

Annachiara Sacchi