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Da legge 107 a inclusione, ecco le priorità del ministro per il nuovo anno

nell’Atto di indirizzo per l’anno 2017 pubblicato oggi sul sito del Miur

24/12/2016
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Tuttoscuola

Dalla “completa attuazione” della legge 107 all’inclusione scolastica, dal rinnovo dei contratti nazionali al sostegno all’autonomia: sono tante le priorità politiche definite dal nuovo ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli nell’Atto di indirizzo per l’anno 2017 pubblicato oggi sul sito del Miur. La prima priorità politica riguarda il miglioramento del sistema scolastico. Si parla di “proseguire nel processo di implementazione e completa attuazione della legge 107”, “ridefinire il rapporto funzionale tra formazione iniziale e reclutamento del personale docente”. Ancora, “dare piena attuazione al Piano nazionale per la formazione dei docenti e al sistema di formazione per favorire la crescita e lo sviluppo professionale di tutto il personale della scuola”. Personale che va valorizzato “anche attraverso lo strumento del rinnovo dei contratti nazionali”.

Fedeli vuole poi “sostenere il processo di consolidamento dell’autonomia scolastica e del sistema nazionale di valutazione” e “ottimizzare l’utilizzazione dell’organico dell’autonomia”. Ancora, svolgere i concorsi per dirigente scolastico e direttore dei servizi, avviare un sistema integrato di educazione dalla nascita ai sei anni, “rivedere i percorsi dell’istruzione professionale e raccordarli con quelli dell’istruzione e della formazione professionale”.

Altra priorità del ministro è quella di “incentivare culture e prassi inclusive” con particolare attenzione agli alunni disabili e svantaggiati e “integrare gli alunni stranieri e sostenere le classi multiculturali”. Ancora, “migliorare e potenziare i risultati di apprendimento degli studenti attraverso processi di innovazione didattica anche in un’ottica internazionale” e “potenziare l’alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato”. Il ministro intende inoltre attuare il Programma nazionale per la ricerca nonché una “autonomia responsabile delle istituzioni della formazione superiore e della ricerca”. Ancora: “Investire sul capitale umano nel settore della formazione superiore in una prospettiva di internazionalizzazione e di semplificazione delle norme”.

Altra priorità, l‘innovazione digitale, da proseguire “in coerenza con i principi del Piano Nazionale per la Scuola Digitale“, proseguire nell’opera di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico e infine realizzare azioni volte a garantire una maggiore prevenzione della corruzione, una una maggiore trasparenza e il miglioramento della qualità dei servizi erogati.