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da Pavone Risorse-Questa riforma non vale un Euro

Questa riforma non vale un Euro ! di Angelo Vita Le 81 pagine del rapporto sull'ipotesi di riforma sembrano state concepite da menti in debito di ossigeno. Pagina dopo pagina si denota una ricerca...

07/01/2002
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PavoneRisorse

Questa riforma non vale un Euro !
di Angelo Vita

Le 81 pagine del rapporto sull'ipotesi di riforma sembrano state concepite da menti in debito di ossigeno. Pagina dopo pagina si denota una ricerca laboratoriale distante anni luce dal vissuto, esperienziale della nostra scuola, caratterizzato da slanci teorico/pratici dalla notevole valenza pedagogica, organizzativa e didattica.

Si azzera tutto. Conta poco il lavoro svolto da altre commissioni o lo sforzo fatto da docenti ed alunni nella convinzione di dover adattare la scuola ai cambiamenti del nuovo millennio.
L'ipotesi Bertagna si incentra su una Riforma che non vale un '#8364; poiché il difficile ma entusiasmante cammino che ha travagliato la scuola dagli anni settanta ad oggi viene archiviato nel giro di pochi mesi attraverso la presentazione di un piano aziendale privo di radici psicopedagogiche perché informato da tecnicismi aziendali che hanno come sfondo integratore l'utilitarismo economico e tecnocratico. Tutto ora diventa una questione di crediti e debiti formativi '#8211; parole edulcorate che sottendono l'intenzione di scegliere classi dirigenti conformi alle nuove esigenze di mercato. Consequenziale diventa il disegno della scuola in ogni suo ordine e grado ad iniziare da quella di base per finire con l'Università.

La scuola materna (facoltativa) in ossequio alla religione cattolica diventa triennio ludico e di preghiera riscattabile nel corso degli studi.

La scuola elementare diventa un'informe luogo di attribuzioni orarie e di competenze da amministrare (e se la sbrighi il dirigente scolastico) tra coordinatori, a vita natural durante e/o a tempo determinato (chi vivrà vedrà).

La scuola media funge da snodo di pompaggio bidirezionale con spruzzi liceali (gli alunni delle tre "I") e di scarichi professionali (le zavorre).

Le scuole superiori avranno a fine biennio lo stesso compito delle medie sino ad esaurimento/esautoramento degli operatori scolastici studenti compresi.

L'università farà il resto. Si studierà una vita per poter fare l'insegnante e prendere uno stipendio da mendicante. Morale: tutto alle ortiche. Insieme alla Riforma Berlinguer (e poi dicono che, i Lor Signori, sono contro l'aborto) alla scuola pubblica, all'autoaggiornamento dei docenti alla credibilità del nostro sistema scolastico si mortificano trent'anni di sperimentazione e di progettazione.

E bravo il Prof Bertagna! Nel giro di pochi mesi è riuscito a fare della scuola un grande bazar all'insegna dell'entropia. Basta cercare nei vari reparti/paragrafi e si trova di tutto: dal bambino erminiano e spiritualista al fanciullo angelicato che non si sa dove e in quale favola si sia annidato '#8211; difficilmente lo si incontra nella società reale -, al ragazzo in perenne crisi che non sa mai dove andare e che solo grazie ai docenti (da plurispecializzare) riesce a scegliere la diritta via attraverso un complicato sistema di valutazione diagnostica e predittiva farraginoso e di verifica, mi si consenta un neologismo, assai cartaginoso.