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da Proteo Fare Sapere - Fuoco amico - di Chiara Recchia

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29/10/2003
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Proteo Fare Sapere

www.proteofaresapere.it
FUOCO AMICO

Chiara Recchia

Presidente di Proteo Fare Sapere Toscana

Mi sono sempre chiesta come sia possibile, e così frequente, che dei soldati in azione vengano colpiti dai propri commilitoni anch'essi in azione nello stesso teatro delle operazioni.

Non sono stata in grado di darmi una risposta soddisfacente finché non si è verificato un caso di "fuoco amico" nel nostro dibattito sulla politica scolastica.

Quanti hanno proposto la continuità con la politica morattiana hanno contestualmente tacciato di ideologismo non riformista coloro che nelle scuole fanno resistenza alle azioni del governo. Non si tratta forse di "fuoco amico"? "Ideologizzati" e "conservatori": questi i proiettili che sono stati sparati.

Come è possibile? Si deve pensare che sia stato fatto fuoco deliberatamente sui docenti che nelle scuole italiane fanno resistenza alla politica di Destra? O non li si conosce?

Ritengo che non li si conosca e, quindi, che non li si possa riconoscere nelle loro azioni, se sono di resistenza, di lotta, di proposta, oppure di indifferenza, conservazione, immobilismo. Non li si è conosciuti, forse, nemmeno prima, quando questi docenti, nella loro disponibilità all'innovazione e alla sperimentazione, pur di non rimanere nell'immobilismo, sono stati pronti ad acchiappare tutto quello che poteva migliorare la scuola e renderla più conforme ai dettati costituzionali. Lo hanno fatto con tutti i ministri di turno, di Centro e di Centrosinistra, si sia trattato delle varie sperimentazioni o dei progetti ministeriali o, soprattutto, del decreto 275 che ha regolamentato l'autonomia delle scuole. Questi docenti "sconosciuti" non si sono messi in mostra e non hanno avuto "riconoscimenti" per esempio non sono stati comandati di qua e di là, ovvero esonerati dall'insegnamento- ma sono rimasti nelle scuole , in mezzo ai cambiamenti politici e alle tempeste sindacali, attenti a non perdere di vista lo specifico della scuola pur nella necessaria apertura e sinergia con il ricco mondo esterno ad essa.

Ora, però, il governo è di Destra, la politica scolastica è di Destra, e questi docenti ne risentono le nefaste conseguenze proprio perché stanno dentro le scuole e vedono che la direzione presa NON porta al miglioramento. A questi docenti si dice ideologizzati e conservatori?

Si tratta proprio di fuoco amico, che comunque è letale, per i docenti e per la scuola.