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da ProteoFareSapere: Il tavolo di contrattazione del tutor non è un tradimento ma una forma di resistenza - di Vittorio Delmoro

E io sono invece meravigliato della meraviglia di Gianluca (Gabrielli), di fronte alla notizia che si è aperto il tavolo di contrattazione fra ARAN e Sindacati sul tutor. Perché, o le domande stupe...

02/09/2004
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Proteo Fare Sapere

E io sono invece meravigliato della meraviglia di Gianluca (Gabrielli), di fronte alla notizia che si è aperto il tavolo di contrattazione fra ARAN e Sindacati sul tutor.
Perché, o le domande stupefatte di Gianluca rientrano nel solito linguaggio ironico e vanno dunque lette come strumentali, oppure sono serie e allora denotano una preoccupante carenza di visione tattica e strategica della lotta del movimento antiriforma.
Certo, se a sedere a quel tavolo, invece che il Sindacato ci fosse stato il movimento, all'offerta da parte dell'ARAN del tutor, avremmo risposto NO, GRAZIE e ce ne saremmo subito andati, perché, si sa, i luoghi di contrattazione del movimento sono le scuole e le piazze.

Ma Gianluca dovrebbe ormai sapere che se 4 anni fa bastò uno sciopero del 35 per cento della categoria per abbattere un ministro (di sinistra) e poco dopo anche un intero governo (non solo per questo), contro questo ministro e questa maggioranza uno sciopero del 35% non solo non otterrebbe nulla, ma costituirebbe un incentivo al governo per andare avanti e fare pure di peggio!

Le parole stupìte di Gianluca sembrano non tenere conto che le uniche possibilità di vittoria per il movimento antiriforma stanno nel suo diventare maggioranza effettiva, coinvolgendo nei propri obiettivi tutte le forze possibili, anche istituzionali, costituite dai partiti e dai sindacati.

L'adesione del Sindacato CGIL-CISL-UIL al movimento e ai suoi obiettivi non era affatto scontata, ma alfine s'è realizzata e continua (per ora) ad operare e finché dura va bene così.
L'aver sottoscritto (più di un anno fa) un contratto contenente una clausola per cui le novità eventualmente introdotte dalla riforma (tutor) dovevano essere nuovamente contrattate va giudicato un importante appiglio cui può sostenersi anche il movimento, non già un handicap, o peggio, un tradimento.
Finché sotto quel punto con su scritto tutor non ci sarà la firma di tutti i sindacati, il movimento avrà più forza per sostenere i suoi obiettivi e le sue lotte, non meno!
Quand'anche poi qualche firma fosse apposta, la CGIL ha garantito (da tempo) che l'eventuale accordo sarà sottoposto a referendum nella categoria e dunque potremo recuperare anche la nostra forza contrattuale.
E in ogni caso, fintantoché sotto quel punto non ci sarà la firma della CGIL, il movimento potrà contare sulla forza della più rappresentativa organizzazione sindacale nazionale (il che non mi pare poco!)

Se poi Gianluca si scandalizza per il fatto che a quel tavolo si discute (anche) di soldi da dare al tutor (la cosiddetta monetizzazione), beh, allora vuol dire che non sa come funziona un sindacato, che è cosa ben diversa da come funziona un movimento. Ma senza il sindacato, il movimento non aumenta la sua forza e non si avvicina di più ai propri obiettivi.

Dall'altra parte il sindacato (CGIL in particolare) senza il sostegno del movimento (e dei suoi iscritti) non potrà resistere a lungo a quel tavolo, soprattutto se (ma non pare) il governo vi mettesse più soldi.

Questa dei soldi, caro Gianluca, (che è poi un peculiare campo di competenza sindacale) non è una questione marginale (come non lo è il fatto se una riforma è a costo zero, oppure ricca di risorse) e non produce alcuna forza in più lo schifo che molti di noi provano nel sentire che il tutor si può monetizzare.

Se ora (a far fede sul sondaggio appena pubblicato dalla CGIL) oltre il 50 per cento dei docenti si schiera contro la riforma (ma io avrei detto molti di più, almeno l'80!), tu Gianluca pensi che se il governo desse ai tutor diciamo un 2,300 euro in più al mese, quella percentuale resterebbe invariata?
Magari fosse! Ma se il 50% della categoria fosse davvero così moralmente legata ai principi sacrosanti della professionalità e molto meno al salario (seppur differenziato), io credo che il movimento sarebbe già da tempo riuscito a scardinare la riforma con tutto il ministero!