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da Proteonews-ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ATTENTATO ALLA SCUOLA PUBBLICA

ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ATTENTATO ALLA SCUOLA PUBBLICA Lo scempio si sta compiendo. In questi giorni il Parlamento sta discutendo la modifica dell'art 117 della Costituzione. Se la m...

27/09/2004
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Proteo Fare Sapere

ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, ATTENTATO ALLA SCUOLA PUBBLICA

Lo scempio si sta compiendo. In questi giorni il Parlamento sta discutendo la modifica dell'art 117 della Costituzione. Se la maggioranza riuscirà a imporre il suo disegno, sarà smantellato il ruolo della scuola pubblica nazionale. Invece di una scuola che guarda l'Europa si creeranno 20 piccoli sistemi scolastici regionali burocratici. Un cittadino di Bari dovrà farsi dichiarare l'equipollenza del titolo di studio per iscriversi all'Università di Roma?

Noi non ci stiamo, e ci prepariamo a qualunque forma di opposizione, compreso il referendum .

A ciò va aggiunto il disegno di legge sullo stato giuridico che fra l'altro cancella il ruolo dei sindacati della scuola, e il ruolo delle rsu recentemente riconfermate dal voto di più dell'80% degli aventi diritto.

Come associazione professionale non siamo affatto interessati a diventare consulenti e apparati burocratici del ministro.

Come docenti siamo inorriditi all'idea di una stratificazione in gradi di carriera assegnati come premio fedeltà.

L'autonomia didattica e professionale che difendiamo non può realizzarsi se l'insegnante è scelto in partenza dal dirigente scolastico e selezionato ad ogni passo da organismi nominati e controllati dall'alto, sulla base di "standard professionali" di cui non osiamo neppure immaginare le caratteristiche.

Più che un professionista, si delinea (malgrado l'iscrizione all'albo) un prestatore d'opera, cui affidare un lavoro subalterno , esecutivo, completamente depauperato.

Se tutto questo rispecchia bene la filosofia morattiana che conosciamo, ci pare che sia anche e soprattutto il tentativo malriuscito di mascherare una volontà reale: quella di taglieggiare altro che aumentare le risorse finanziarie destinate alla scuola.

Mentre si fanno balenare premi e promozioni, si ipotizza il taglio immediato degli stipendi.

Piccoli stratagemmi che non ingannano più nessuno. L'Europa ci chiede più scuola e più formazione. Il governo Berlusconi aveva promesso alla scuola 8 miliardi di euro invece con l'annullamento degli scatti biennali e la riduzione del tempo scuola la direzione è ben altra.

Ma non stanno meglio nè la ricerca nè l'università entrambe taglieggiate come la scuola.

Ai partiti di opposizione, cui molti di noi sono iscritti, ricordiamo infine che nessuno ha affidato loro il mandato di modificare la prima parte della nostra Carta Costituzionale, per cui su questo dovremmo essere almeno consultati. Inoltre, vediamo che stanno litigando su questioni di collocazione geografica, federazioni che dividono l'alleanza democratica nei "bravi dentro e meno bravi fuori", ma nell'alleanza si rende necessario decidere qualcosa sul programma

Che ci tocchi, dopo i girotondi, autoconvocare conferenze programmatiche per decidere - in assenza della politica- cosa deve fare la politica?

Omer Bonezzi presidente di Proteo Fare Sapere