dal Forum del Corriere

Cari colleghi, vi racconto una storia...

Cari colleghi,
vi voglio raccontare quello che è accaduto stamani ad una mia collega, docente di educazione fisica, nella scuola dove insegno. Era con i ragazzi in palestra, quando si è dovuta allontanare per qualche attimo, chiamata da una bidella. Appena è rientrata in palestra, ha infilato la giacca, che aveva lasciato là, e si è accorta che erano spariti i soldi da una tasca. Ha chiesto spiegazioni ai ragazzi, i quali, con atteggiamento da "branco", le si sono stretti intorno minacciandola. La docente, allora, ha chiesto che fossero chiamate le forze dell'ordine, che, sebbene tempestivamente contattate, hanno dato forfait!
Con questa bella novità sono entrata in classe stamane. All'uscita da scuola, poi, la misura si colma. Apprendo, da un'articolo de La Stampa, che l'ideale dell'insegnante per il Ministro Moratti è la Maestrina dalla penna rossa del libro Cuore. Non è il caso di sparare sulla Croce Rossa, risparmiamoci battute fin troppo ovvie, ma non possiamo esimerci dal constatare che quanto il Ministro pretenderebbe dai docenti, nessuno, dico nessuno, lo chiede, minimamente, agli allievi. Si parla di codici deontologici dei docenti, e gli allievi? Vogliamo imitare anche in questo il modello americano, con i ragazzi che entrano nelle aule armati di pistole? Ha idea la Signora Moratti di cosa significhi entrare in una classe (cosa che ho fatto per anni) con studenti i cui padri sono noti boss della malavita organizzata locale? Sa cosa voglia dire apprendere una mattina che un proprio studente è stato abbattuto, con sette colpi alla nuca, a poche decine di metri dalla scuola, per un regolamento di conti tra famiglie (detto per inciso - cara collega Novella, poi si dice l'autonomia... - il preside pretese che quella scuola non fosse mai dichiarata "a rischio")?

Avrei una proposta per il Ministro: perché i prossimi docenti non li va a reclutare nella Croce Rossa o nelle missioni? In fondo, questo si chiede a noi, che ci immoliamo sull'altare di non si sa cosa, visto che le istituzioni sempre più spesso ci abbandonano a noi stessi.
Antonella Lombardo

.T.A.: Realtà sommersa

Vorrei ricordare a tutti che all'interno delle scuole italiane esiste un fulcro vitale costituito da bidelli, impiegati, Segretario, (personale ATA)e che molti italiani non sono nemmeno a conoscenza della loro esistenza, non sanno che lavorano per 6 ore al giorno 6 giorni alla settimana e rendono possibile la realtà della scuola. Anche noi ATA siamo in difficoltà economiche, xchè non è facile SOPRAVVIVERE con 1.500.000 al mese!

Reclutamento insegnanti

Sono un'insegnante precaria e affezionata lettrice del Corriere e mi spiace rilevare che nessuno ha sottolineato che il reclutamento degli insegnanti della scuola privata a cui il nuovo governo vuole riconoscere uguale punteggio non avviene da graduatorie pubbliche e ora ci si mettono anche gli insegnanti di religione! Basta, è ora di finirla altrimenti vuol dire che noi poveri insegnanti che abbiamo fatto chilometri e chilometri per poter lavorare nella statale e aspettato anni per avere un posto non ancora di ruolo, non abbiamo capito proprio niente. Saluti arrabbiatissimi da Roberta