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Dati sui bocciati. L’ex-portavoce precisa e il Corriere replica

Il Corriere della sera ha scritto ieri che i dati dei bocciati e dei promossi, la cui pubblicazione sarebbe obbligatoria per legge, non sono stati resi noti sul sito del ministero per decisione del Direttore Generale della Comunicazione presso il Miur, Massimo Zennaro

03/10/2011
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Il Corriere della sera ha scritto ieri che i dati dei bocciati e dei promossi, la cui pubblicazione sarebbe obbligatoria per legge, non sono stati resi noti sul sito del ministero per decisione del Direttore Generale della Comunicazione presso il Miur, Massimo Zennaro (già portavoce del ministro), per il timore che il lieve decremento di bocciati registrato quest’anno potesse compromettere la linea di rigore voluta dalla Gelmini.

Il Direttore Zennaro ha inviato al quotidiano di Via Solferino questa nota di precisazione: “In merito all’articolo “Il ministero mantiene segreti i dati sui promossi e bocciati” (Corriere di ieri), preciso che “Non esiste alcun obbligo di legge a cui è tenuto il ministero dell’istruzione in merito alla pubblicazione dei dati sulla valutazione degli alunni. Il Miur è semplicemente tenuto a comunicarli all’Istat; non si sono quindi verificate violazioni di legge”.

Si tratta, come si vede, di una precisazione relativa ai presunti obblighi di legge circa la pubblicazione di dati che non interviene, però, sulle ragioni della mancata pubblicazione.

Questa la replica del giornalista Lorenzo Salvia del Corriere: “Il dottor Zennaro conferma i contenuti dell’articolo: i dati sono stati oscurati, cosa mai avvenuta in passato. E, fino al momento della scrittura del pezzo, non risultavano trasmessi nemmeno all’Istat.”