Diaria di scuola
Da bricoleurs della didattica a bricoleurs della contestazione. Tra appetibilità del piano dell'offerta formativa e rivendicazione di condizioni di lavoro dignitose.
di Marina Boscaino
Le molteplici e spesso fantasiose iniziative di prot esta individuate dalle scuole – piegate dai tagli nello svolgimento dell'attività ordinaria – si sono concentrate soprattutto sul rifiuto di singoli docenti o di interi collegi docenti di svolgere attivit à aggiuntive. Nelle scuole più sensibili e più “indignate” sono state rifiutate le ore eccedenti, per consentire ai precari di accedere almeno alle supplenze e di mantenere, con le 18 o 22 ore, un rapporto ragionevole per la qualità dell’insegnamento; è stato rifiutato di sostituire i docenti assenti, considerando che questa prestazione estemporanea copre l’interruzione di un insegnamento che invece dovrebbe es sere garantito con la nomina tempestiva dei supplenti, nella scuola primaria; è stato limitato il numero di proposte sia di uscite, sia di progetti, al fine di poter dedicare maggior attenzione al percorso didattico. Molte le delibere di alcuni collegi docenti di non effettuare per quest'anno viaggi di istruzione