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DIRE: L'Onda in Parlamento: "200 mila in piazza, il governo cambi rotta"

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15/11/2008
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L'Onda in Parlamento: "200 mila in piazza, il governo cambi rotta". Il Video

ROMA - In 200 mila in piazza (dicono gli organizzatori), e il Palazzo circondato. Esultano i ragazzi dell'Onda studentesca, che oggi hanno 'conquistato' Roma per l'ennesima volta contro i tagli alla scuola, all'università e alla ricerca del ministro Gelmini e del governo Berlusconi. E Guglielmo Epifani, segretario nazionale della Cgil -che con la Uil ha convocato sempre oggi lo sciopero negli atenei-, in piazza critica l'omologo della Cisl, Bonanni, che due giorni prima la protesta ha sconvocato lo sciopero per tenere aperto il confronto avviato con il ministro dell'Istruzione: "Chi non è in piazza oggi sbaglia", afferma Epifani.

SENATO E CAMERA CIRCONDATI - "Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, il Senato e Montecitorio sono stati circondati". Lo affermano i rappresentanti del movimento universitario che si trovano a piazza Montecitorio, annunciando che ora "continueremo a bloccare e a paralizzare la città. In questo momento, il corteo si sta riorganizzando per continuare a manifestare, l'obiettivo è quello di tornare alla Sapienza.

L'arrivo davanti al Parlamento è frutto dell'Onda, che si è messa in movimento in mattinata invadendo Roma nel giorno dello sciopero generale dell'università e della ricerca voluto da Cgil e Uil contro i tagli del governo decisi dal ministro Gelmini. Con lo slogan "questa e' un'onda che non si cavalca", da piazzale Aldo Moro si era mosso il corteo degli studenti universitari della Sapienza e delle altre università arrivati questa mattina da tutta Italia (20-30 mila secondo gli organizzatori). Poco dopo l'unione con il corteo degli studenti medi a piazza della Repubblica. Poi l'arrivo davanti a Montecitorio.

CORI ANTI-BRUNETTA - "Fannullone, fannullone" e, ancora "Brunetta, Brunetta vaff...". Sosta anti ministro Brunetta davanti a Palazzo Vidoni, sede del ministero della Funzione pubblica, del corteo di università e ricerca, con tanto di slogan indirizzati al ministro.

"Devi restituire i soldi che prelevi sulle assenze per malattia dei lavoratori", gridano i manifestanti. Poi ripartono i cori: "Brunetta fai una cosa come si deve torna a giocare con Biancaneve" e "buffone, buffone".

APPLAUSI IRONICI AL REPARTO CELERE DEL G8 - Dal corteo degli studenti che sta scendeva lungo via Cavour sono partiti applausi ironici all'indirizzo degli agenti del V reparto celere, lo stesso impegnato durante le giornate del G8 di Genova, a sottolineare la 'lievità' delle condanne di ieri per i fatti della scuola Diaz.

IL CORTEO DEI SINDACATI - "Siamo in 100.000". E' questa la cifra fornita a piazza Navona dai sindacati circa le presenze alla manifestazione indetta da Cgil e Uil. Gli studenti, dunque, sono esclusi dal computo (e, a loro dire, sono "oltre 100 mila"). Dunque, a manifestare nella Capitale sarebbero 200 mila persone.

"Berlusconi se c'hai i capelli e' solo grazie alla ricerca". E' questo il cartello più gettonato tra ricercatori e docenti scesi in piazza con Cgil e Uil (la Cisl si e' sfilata l'altro ieri) per la manifestazione nazionale di ricerca e universita'. Il corteo sindacale e' partito da piazza di Bocca della verita'. "Insieme per il futuro del Paese" e' lo striscione di apertura firmato da Flc-Cgil e Uipa-Ur. Ancora si intravede la sigla della Cisl, cancellata all'ultimo minuto.

Tra i politici in piazza il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero. Raggiunto largo Argentina si è aggiunto anche il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Luigi Angeletti, segretario Uil, invece, "e' a Milano" assicurano dalle fila del suo sindacato.

Numerose le delegazioni che hanno raggiunto Roma: secondo gli organizzatori sono arrivati 13 pullman dall'Emilia-Romagna, 10 da Firenze, 10 dalla Calabria, 7 dalla Puglia, 200 persone sono arrivate dalla Sicilia, 1.500 dalle Marche. I treni, dicono dl'organizzazione, "hanno due ore di ritardo", per questo il corteo e' partito un'ora e mezza dopo.

I sindacati sono in piazza per "dire no alla legge 133" e chiedono "di eliminare i tagli ai fondi dell'universita' e il blocco del reclutamento, lo stop ai processi di stabilizzazione dei precari e di trovare le risorse per rinnovare i contratti".

Numerosi i lavoratori degli enti di ricerca che portano in piazza gli slogan e i cartelli più divertenti. "Senza precari- recita quello dei ricercatori dell'Istituto di geofisica e vulcanologia della Campania- chi controlla 'o Vesuvio e 'o terremoto?". I calabresi hanno uno striscione che recita "la 'ndrangheta ringrazia vivamente per la manodopera di 'cualita'".

CGIL: "IL GOVERNO CAMBI PASSO" - Il governo "deve cambiare passo, cambiare rotta, solo a questa condizioni sara' possibile dialogare". E' questo il messaggio lanciato dal segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, dal palco di piazza Navona. "Non va bene quello che ha fatto la Gelmini- continua- ci ha riuniti a poche ore dallo sciopero solo con lo scopo di dividerci chiedendoci di mettere da parte la nostra piattaforma. Al governo diciamo che siamo solo all'inizio, che non ci fermeremo fino a che non raggiungeremo i nostri obiettivi". Ora, spiega Pantaleo, "il governo deve decidere se aprire un vero confronto o continuare con il suo autoritarismi. E dovra' ascoltare anche il movimento degli studenti che ormai sono un soggetto contrattuale".

ANCHE LA DESTRA IN PIAZZA - Gli U2, ma anche a sorpresa "Aida" di Rino Gaetano. È questa la musica sparata a tutto volume dal furgoncino che, insieme a fumogeni e decine di bandiere, ha accompagnato la manifestazione di 'Area identitaria', gli studenti di destra che nel pomeriggio hanno protestato sotto il ministero della Pubblica istruzione in favore del decreto Gelmini.

La polizia, che ha scortato i manifestanti a bordo di scooter e del camion da piazza Cola di Rienzo fino a viale Trastevere, sta controllando la situazione. Circa 200 i manifestanti che hanno bloccato il traffico di viale Trastevere. "La nostra lotta- dice Giuliano Castellino, portavoce di Area identitaria- è contro gli sprechi, i baroni, il '68 e i sindacati". E proprio contro la Cgil e il segretario Epifani sono partiti numerosi cori degli studenti. Tra i partecipanti alla manifestazione c'è anche il consigliere comunale del Pdl, Ugo Cassone.