Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Emergenza Covid, possibile anticipare gli scrutini al 1° giugno

Emergenza Covid, possibile anticipare gli scrutini al 1° giugno

La deroga alla normativa vigente è prevista da un’ordinanza ministeriale. Il governo valuta l’apertura delle superiori al 100% nel mese di maggio

15/04/2021
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Altro che allungare l’anno scolastico fino a fine giugno. Quest’anno la scuola potrebbe finire addirittura il 31 maggio; nella migliore delle ipotesi - ma tutto dipenderà dall’andamento dei contagi - con un ultimo mese di scuola in presenza al 100% anche per gli studenti delle superiori, come ha lasciato intendere ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite in tv di Porta a Porta. Normalmente le scuole non possono avviare le procedure di valutazione finale degli studenti prima del termine delle lezioni ma quest’anno, in considerazione dell‘emergenza sanitaria, è prevista una deroga. Questo almeno è quanto stabilisce un’ordinanza ministeriale non ancora emanata ma in arrivo nei prossimi giorni che lascia aperta la possibilità di iniziare gli scrutini fin dal primo giugno, anticipando di una settimana o più l’ultima campanella.

Scrutini, esami di Stato e recuperi: corsa contro il tempo

La norma, che deve ancora essere sottoposta al parere del Consiglio superiore della pubblica amministrazione, risponde alla necessità di non ostacolare il lavoro delle scuole in vista degli esami di Stato (la Maturità quest’anno parte il 16 giugno, ma la commissione d’esame deve riunirsi due giorni prima e vi sono regioni come il Piemonte che vanno a scuola fino al 12) e di agevolare le attività di recupero del mese di giugno sulle quali in ministro Patrizio Bianchi ha deciso quest’anno di fare uno specifico investimento anche economico per tentare di rimediare ai danni causati dalle aperture a singhiozzo. Con l’effetto paradossale, però, che anziché prolungare l’anno scolastico per tutti - ipotesi che era stata ventilata in un primo momento dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi - quest’anno interrogazioni orali e prove scritte dovrebbero concludersi entro la fine di maggio. Imprimendo un’ulteriore accelerazione alla corsa contro il tempo delle scuole superiori che, essendo rimaste chiuse per un mese e mezzo, ora che hanno riaperto i battenti, stanno tartassando i ragazzi di verifiche che erano state per lo più sospese durante la didattica a distanza (quando non svolte in modalità poliziesche come nel caso della ragazza bendata che ha suscitato tante polemiche in questi giorni).

La legge e la deroga

La possibilità di anticipare gli scrutini rispetto alla chiusura delle scuole rappresenta una deroga alle disposizioni vigenti secondo cui invece si dovrebbe sempre aspettare il termine delle lezioni. Essa in realtà era però già prevista dall’articolo 231 bis del decreto rilancio pubblicato in Gazzetta ufficiale a luglio 2020 che lasciava ai dirigenti scolastici regionali la facoltà di «concludere gli scrutini entro il termine dell’anno scolastico».