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Firmata l'intesa sulla mobilità dei docenti e dei lavoratori della scuola. Un buon passo avanti

di Domenico Pantaleo.

10/02/2016
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L'Huffington Post

È un'intesa positiva quella che è stata firmata mercoledì 10 febbraio dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con le 4 organizzazioni sindacali più rappresentative del mondo della scuola: FLC CGIL, Cisl scuola, Uil scuola e Snals. Si tratta della firma sul Contratto nazionale per i lavoratori della scuola che ne regolamenta la mobilità. E interessa quasi un milione di loro, tra personale docente, educatori e personale Ata. Non è una questione secondaria. Anzi, la mobilità e i trasferimenti incidono pesantemente non solo sulla vita quotidiana dei docenti e dei lavoratori Ata ma soprattutto sulla cosiddetta "continuità didattica" in ogni classe e in ogni scuola.

Intanto, va sottolineato che l'accordo Miur-sindacati del 10 febbraio 2016 giunge dopo nove anni di dissidi e conflitti profondi, che hanno bloccato ogni altro contratto nazionale. Si caratterizza, in particolare, come riconquista di spazi negoziali nel comparto scuola, dove, come è noto, i contratti sono fermi da anni. Infatti, esso restituisce, finalmente, alla contrattazione tra il ministero e le rappresentanze sindacali la legittimazione democratica e la funzione decisiva che molti governi, invece, hanno deciso di non cogliere, né rispettare. E giunge al termine di un lungo conflitto tra sindacati e ministero sulla legge 107 del 2015 e sui decreti attuativi. Naturalmente e in ogni caso, nonostante il compromesso raggiunto con l'accordo contrattuale sulla mobilità, i sindacati restano molto critici sulla legge di riforma della scuola del ministro Giannini e del premier Renzi. La battaglia per cambiare radicalmente la incostituzionale e fallimentare legge continuerà con mobilitazioni, iniziative legali e referendum. In tal senso la Flc Cgil ha promosso con le altre organizzazioni sindacali le mobilitazioni unitarie per i diritti dei docenti precari che avranno luogo venerdì 12 febbraio dinanzi alle Prefettura di tante città italiane. Queste iniziative sono costruite per chiedere l'apertura di un tavolo negoziale presso il Miur che tenga dei diritti acquisiti dai precari coinvolti nel concorso.

Quali sono i punti sostanziali di merito di questo importante accordo? Intanto, con questo contratto si raggiunge il risultato di neutralizzare la cosiddetta "chiamata diretta" da parte dei dirigenti scolastici, uno dei punti più controversi e sbagliati della legge 107 del 2015. Il trasferimento consente lo spostamento da una scuola all'altra e da un territorio all'altro, mentre la chiamata diretta è un incarico triennale, che non è oggetto dell'intesa. In secondo luogo, questo Contratto consente a tutti il movimento, secondo le tabelle tradizionali già applicate nel passato. In terzo luogo, il trasferimento, oggetto del Contratto, va differenziato dal movimento da e per ambiti territoriali, che rappresentano invece una novità.

È prevista un'apposita sequenza che dovrà regolamentare l'assegnazione dall'ambito territoriale alla scuola. In questa sequenza che sarà definita, in un secondo tempo, la modalità di assegnazione alle scuole da parte degli ambiti territoriali. Nella trattativa col ministero si è perciò convenuto di rinviare alla sequenza da chiudere entro 30 giorni dalla sottoscrizione del CCNI la modalità di assegnazione dei docenti dai territori alle singole scuole che per la Flc-Cgil deve avvenire per titoli e graduatoria con tabella da definire, cancellando così il potere unilaterale dei dirigenti scolastici, che mette in discussione la libertà d'insegnamento e la democrazia.

Le principali acquisizioni del contratto che superano i vincoli della 107 sono:

  1. Non esiste più il blocco triennale e ciò consentirà anche ai docenti di fase 0 e A di potersi muovere a livello interprovinciale.
  2. Viene ripristinato il trasferimento su scuola nei movimenti tra Comuni e Provincia.
  3. Per gli assunti entro il 2014/15 viene ripristinato nel movimento interprovinciale la preferenza su scuola nel primo ambito prescelto.
  4. Viene superato il vincolo triennale per le fasi B e C da concorso, per cui grazie a questo Contratto i docenti potranno cambiare provincia, ribaltando la norma della legge 107 che invece impone l'obbligo di restare nella medesima provincia.

Una attenzione particolare è stata dedicata alla scuole speciali, ai Cpia, alle sezioni carcerarie e ospedaliere individuando modalità specifiche per l'assegnazione dei docenti. Sembrano questioni apparentemente tecniche, eppure, come sanno tutti i docenti e i lavoratori della scuola, sono vere e proprie affermazioni dei loro diritti, riconosciuti attraverso l'intesa contrattuale.

Non siamo riusciti ad ottenere la possibilità per i precari immessi in ruolo con il piano straordinario nelle fasi "b" e "c" di potersi trasferire su sede e non solo in ambito territoriale. Il Miur ha opposto un netto rifiuto a tale possibilità, e certamente su questo punto non abbiamo ottenuto un risultato soddisfacente. Resta tuttavia per noi uno degli obiettivi prioritari dei prossimi mesi.

Ai sindacati che hanno criticato la firma del contratto, ritenendolo un errore, va ricordato che l'intesa riduce notevolmente il potere dei dirigenti scolastici a proposito della chiamata diretta. In assenza di un accordo, l'amministrazione avrebbe proceduto con un atto unilaterale, con la pervicace applicazione della pessima legge sulla scuola. Per noi, dunque, resta un buon risultato, frutto di responsabilità e determinazione nella negoziazione. Apriremo immediatamente la consultazione degli iscritti perché per la FLC CGIL qualsiasi accordo deve essere sottoposto al voto democratico dei lavoratori che sarà vincolante rispetto alla firma definitiva della intesa.