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FLC CGIL: manovra finanziaria colpisce il diritto allo studio

Si conferma la riduzione di 1,3 miliardi di euro al fondo ordinario per le università

29/10/2010
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ROMA - Ancora tagli per la scuola, l'università e la ricerca dal Governo con la manovra finanziaria. «Si colpisce il diritto allo studio, si conferma la riduzione di 1,3 miliardi di euro al fondo ordinario per le università, si riducono le risorse per gli enti di ricerca, non ci sono soldi per l'edilizia scolastica e per la messa in sicurezza degli edifici e non ci sono i fondi per la gratuità dei libri di testo» questo quanto denuncia Domenico Pantaleo, Segretario Generale della FLC CGIL.

Il dirigente sindacale rivolgendosi al Ministro Gelmini le chiede di spiegare se: «sono queste le riforme epocali» o piuttosto prosegue Pantaleo, «gli ulteriori tagli sono un'altra tappa per distruggere il sistema della conoscenza pubblica, lasciando campo libero alla privatizzazione?». Secondo il Segretario Generale della FLC, infatti, con la riforma «si distruggono migliaia di posti di lavoro, si licenziano i precari, si peggiora la qualità dell'offerta formativa, si compromette la possibilità di accedere all'apprendimento per i giovani senza mezzi finanziari».

Dunque fa sapere Pantaleo «contro queste politiche non c'è altra strada che opporsi». Infatti per queste ragioni il 30 ottobre la FLC CGIL sarà a Napoli con precari e studenti, mentre il 17 novembre ha proclamato una giornata di mobilitazione nazionale e il 27 novembre parteciperà in massa alla manifestazione nazionale della CGIL.

(Diario del Web)