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FLC CGIL, rischiosa l'intelligenza artificiale nella scuola. Oltretutto affidando ai software dati sensibili degli allievi
Dichiarazione all'Ansa di Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL
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Roma, 5 febbraio - "La quarta rivoluzione apre temi e problematiche complesse sul versante etico, democratico e anche sul versante dell'apprendimento. La FLC non ha atteggiamenti luddisti o di passiva accettazione ma crediamo che sia necessario mettere in campo una riflessione profondissima su questo tema che stravolge profondamente il modello di apprendimento e la stessa modalità del pensiero se penso all'intelligenza artificiale". A dirlo all'ANSA è Gianna Fracassi, segretaria generale FLC CGIL. "Per questo non siamo convinti della sperimentazione degli assistenti virtuali per la didattica per individuare le difficoltà di apprendimento. Ci sembra una visione limitata e rischiosa. Oltretutto affidando a imprese la gestione dei software e quindi la conoscenza di dati sensibili relativi agli alunni e alunne. Come al solito ci sembra che anche processi così pervasivi e dirompenti non vengano affrontati e governati ma solo accettati passivamente senza cogliere fino in fondo i limiti e le criticità ma anche le strodinarie potenzialità".