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Futuro incerto per la sperimentazione sul merito. Ammesse anche Milano e Cagliari

Tra i regali della Befana non c’è, per il momento, la tranquillità del ministro Gelmini sulla sperimentazione dei progetti per la premialità, dopo l’imprevisto (ma non troppo) delle pronunce contrarie di molti collegi dei docenti delle province interessate.

07/01/2011
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Tuttoscuola

 

Tra i regali della Befana non c’è, per il momento, la tranquillità del ministro Gelmini sulla sperimentazione dei progetti per la premialità, dopo l’imprevisto (ma non troppo) delle pronunce contrarie di molti collegi dei docenti delle province interessate.

Dopo la pubblicazione della nota ministeriale n. 3756 alla vigilia di Natale con cui sono state ammesse alla sperimentazione due altre province e sono stati riaperti i termini per l’adesione ai progetti sperimentali, si attende ora, con la ripresa delle lezioni, la reazione degli insegnanti interessati per verificare la loro disponibilità a mettersi in gioco.

Con la nota del 20 dicembre scorso il Miur ha ammesso al progetto per la premialità degli insegnanti anche Milano e provincia che vanno ad aggiungersi alle province di Napoli e di Torino, dove si sono registrate in dicembre le contestazioni di vari collegi.

La stessa nota ministeriale ha esteso alle scuole secondarie di I grado della provincia di Cagliari la possibilità di partecipare a quella sperimentazione per la premialità degli istituti a cui, in un primo tempo, erano già state ammesse le scuole di Pisa e di Siracusa.

Il nuovo termine fissato dal Miur per l’adesione ai progetti è stato prorogato al 7 febbraio 2011. Ci sarà, quindi, quasi un mese per decidere.

Le sperimentazioni saranno seguite anche con specifici monitoraggi da soggetti esterni, Fondazione Agnelli, Fondazione S. Paolo, Treellle, incaricati di redigere sui progetti una relazione di ricerca finale.

Secondo la Cisl-scuola, che ha pubblicato nei giorni scorsi (www.cislscuola.it) una dettagliata informativa su questa integrazione della sperimentazione, alla decisione ministeriale “non è estranea la scarsa disponibilità finora manifestata dalle scuole a candidarsi per l'attuazione delle sperimentazioni, su cui certamente influisce anche il livello troppo scarno delle informazioni fin qui rese alle istituzioni scolastiche; è, dunque, un rinvio opportuno, che l'Amministrazione dovrà assolutamente utilizzare per recuperare un più soddisfacente livello di comunicazione come presupposto indispensabile, se intende favorire una fattiva adesione, da parte delle scuole, alle iniziative proposte”.

Un successivo incontro del "tavolo tecnico" è previsto per il prossimo 11 gennaio