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Gazzetino-Belluno-Il sindacato: "Disagi e malumori". Il dirigente: "Tutto bene"

Il sindacato: "Disagi e malumori". Il dirigente: "Tutto bene" La Regione Veneto ha fissato l'inizio delle scuole per il 19 settembre, ma in virtù dell'autonomia scolastica in città inizieran...

05/09/2005
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Il Gazzettino

Il sindacato: "Disagi e malumori". Il dirigente: "Tutto bene"
La Regione Veneto ha fissato l'inizio delle scuole per il 19 settembre, ma in virtù dell'autonomia scolastica in città inizieranno cinque giorni prima. Le aule si chiuderanno per tutti il 6 giugno. Secondo il Centro servizi amministrativi (l'ex Provveditorato agli studi), sarà un inizio senza problemi, con gli insegnanti al loro posto. Dal 2001 il ministro dell'istruzione ha imposto l'anticipo delle convocazioni per i contratti a tempo determinato, imponendoli entro luglio ai Csa ed entro agosto ai capi d'istituto, cosicché dall'inizio di settembre ogni scuola dovrebbe essere completa o quasi dal punto di vista dell'organico.Per i quarantanove istituti della provincia fra direzione didattiche, scuole medie, istituti comprensivi e istituti superiori dovrebbe essere un avvio senza problemi sotto il profilo organizzativo, ma restano molte nubi sulla riforma, già avviata per le primarie e secondarie di primo grado, ancora in attesa dei attuazione per le superiori. "Entro il 17 ottobre il governo deve approvare i decreti, ma questa riforma non si sa che cosa sia - afferma il segretario dell Cgil-scuola, Francesco Corigliano - Se guardiamo le primarie, vediamo che l'anticipo a due anni e mezzo è rimasto una teoria semplicemente perché, senza finanziamenti, sono impossibili gli accordi con gli enti locali. Prendiamo le elementari: il tutor non c'è, perché i docenti lo rifiutano, segnano la fine dei moduli e il ritorno a cinquant'anni fa. E' una figura non prevista dal contratto e proprio ora apprendiamo che si incentivano i genitori che mandano i figli nelle scuole private. La riduzione di un'ora dell'insegnamento di inglese nelle medie per l'introduzione di una seconda lingua comunitaria significherà pure un aumento delle materie ma ne riduce lo studio. Ora toccherà alle superiori. La riforma scatterà dall'anno scolastico 2006-2007, ma il 7 maggio sono stati presentati i decreti. Già le Regioni, anche quelle di centro destra, sono perplesse di fronte alla separazione del canale professionale, che sarebbe di loro competenza, da quello dei licei. Chiedono il ritiro del provvedimento, che crea più confusione di quanta già non ve ne sia e rischia di innescare un conflitto istituzionale. Nella scuola c'è molta preoccupazione".
Invece secondo il dirigente del Centro servizi amministrativi, Domenico Martino, la scuola "parte bene", "senza particolari problemi". "Ormai la riforma del primo ciclo è giunta a secondo anno e l'autonomia di ogni scuola dà la possibilità di giostrarsi bene anche sui temi più delicati, come il sostegno e le ore opzionali al posto di quelli curriculari. Sono terminate le operazioni di nomina. Non mi risulta che la figura del tutor sia boicottata dalle scuole. I problemi sono legati solo alla mancanza di chiarezza sulla sua figura".

I sindacati plaudono invece al sistema organizzativo bellunese, al Csa e alle operazioni "corrette e trasparenti" espletate in queste settimane pre scolastiche, quantunque lo stesso Corigliano non possa non vedere la precarietà di un 30\% del personale Ata" e chieda, sul piano nazionale, una "rapida chiusura dell'accordo di rinnovo del contratto (riguarda solo la parte economica, circa 110 euro lordi mensili) scaduto nel 2004 con il riconoscimento degli arretrati da gennaio.

F.O.