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Gazzetta del Mezzogiorno-Scuola pubblica da salvare

Scuola pubblica da salvare Sciopero generale della scuola indetto per domani dai sindacati confederali Cgil, Csl e Uil e dai Cobas. Invitando personale docente e non docente ad una massicc...

14/11/2004
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Scuola pubblica da salvare

Sciopero generale della scuola indetto per domani dai sindacati confederali Cgil, Csl e Uil e dai Cobas. Invitando personale docente e non docente ad una massiccia partecipazione, la federazione provinciale dei Ds condivide le motivazioni alla base della protesta confederale: il contratto, un piano di investimenti, una scuola pubblica di qualità. Gli obiettivi della protesta - si legge in una nota - vanno nella direzione dell'apertura immediata delle trattative contrattuali, dell'incremento retributivo per il biennio 2004-5 pari all'8%, della definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei dirigenti scaduto il 31 dicembre 2001. Alla politica di "disinvestimento e depotenziamento del sistema pubblico di scuola messo in atto dal governo di centrodestra", i Ds - prosegue la nota - contrappongono la proposta di uno straordinario investimento. Inoltre, fanno notare, lo sciopero di domani è l'occasione per ribadire il giudizio negativo sulla riforma Moratti e sui suoi effetti negativi. E domani protesteranno anche gli studenti. Una manifestazione con appuntamento alle 8,30 davanti all'istituto Cabrini in via Dante è stata organizzata dai "Red Block". Contro ogni forma di repressione, gli studenti si battono "per una scuola gratuita e di massa in cui il soggetto principale siano gli studenti stessi, una scuola fondata sulla democrazia diretta con il potere delle assemblee studentesche e il diritto di indire iniziative e conferenze su questioni politiche e sociali". Ed infine domani protestano pure i lavoratori delle ditte di pulizia nelle scuole, Polignano, Vega, Bolognini, che hanno indetto una manifestazione sotto la Prefettura alle 10,30. Contestano l'ipotesi di una nuova proroga del servizio e chiedono finalmente stabilità occupazionale.M.R.G.

14/11/2004