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Gazzetta del Mezzogiorno- sindacati: è un anno che parte male, nonostante le sicurezze ministeriali

Organici, tutoraggio, personale Ata, i bambini anticipatari nelle materne. È lungo l'elenco dei problemi denunciati da Cgil e Cisl Scuola al via "tra bugie e realtà" I sindacati: è un anno ch...

20/09/2004
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Organici, tutoraggio, personale Ata, i bambini anticipatari nelle materne. È lungo l'elenco dei problemi denunciati da Cgil e Cisl
Scuola al via "tra bugie e realtà"
I sindacati: è un anno che parte male, nonostante le sicurezze ministeriali

matera Cgil e Cisl non hanno dubbi: l'anno scolastico parte malissimo. "Il ministro Letizia Moratti continua a snocciolare risultati e percorsi di assoluta efficienza che nessuno, però, riesce a vedere - sottolinea la Cgil con Eustachio Nicoletti, responsabile della Federazione provinciale dei lavoratori della conoscenza -. Moratti afferma di aver realizzato 15.000 assunzioni, ma non dice che sono le sole ad aver fatto in tre anni e peggio ancora non diffonde i dati che i posti vacanti sono 160.000. Poi fa presente di aver assicurato il diritto allo studio ai ragazzi in difficoltà, ma non che il numero dei docenti di sostegno si è ridotto. Il ministro sostiene che si studierà l'inglese in prima elementare, ma non dice che le ore nelle altre classi della scuola primaria si sono ridotte. Fa rilevare inoltre che i bambini potranno iniziare il loro percorso formativo molto prima di quanto è toccato a noi, ma non che questi bisogni sono dettati da una società che impone di stare dentro il vortice di tempi decisi dagli adulti. L'unica bugia che il ministro non ha detto è che, da un punto di vista dei servizi, le scuole rasentano situazioni ottimali. Questo perché delle difficoltà degli istituti di garantire il funzionamento del settore amministrativo e dei laboratori, la pulizia, la vigilanza degli ambienti, il supporto ai portatori di handicap, alla Moratti non interessa. L'integralismo della Moratti ha deciso di tirare dritto sull'applicazione della legge 53 e dei Decreti attuativi della Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado pur in presenza di una crescente opposizione politica e sociale. Non saranno certo le "minacce" all'attivazione di sanzioni disciplinari nei confronti dei dirigenti scolastici che non applicheranno la legge a risolvere i problemi perchè evidentemente, oltre a non essere condivisa, compresa e partecipata, all'atto della sua approvazione ha disatteso principi costituzionali come l'autonomia scolastica e prescrive comportamenti minuti e di vincoli normativi di ogni tipo. È in questo clima che, nei primi giorni di settembre, nella prima riunione, ai Collegi dei docenti della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado è stato chiesto di deliberare i criteri per l'individuazione del tutor, nonostante, per disaccordi tra i sindacati ed il Governo, non sia stata conclusa la trattativa sull'art. 43 del Ccnl 2002-2005. Dalle informazioni che stanno pervenendo si denota una situazione variegata e diversificata sul territorio materano in quanto i Collegi dei docenti hanno deliberato sull'argomento in maniera diversa. Ad alimentare lo stato di confusione non si può escludere il problema dell'anticipo di frequenza ai bambini inferiore ai 3 anni nella scuola dell'infanzia e l'organizzazione delle attività opzionali nella scuola media. Per quanto concerne la frequenza dei bambini anticipatari nella scuola dell'infanzia, in assenza di un accordo tra ministero e Anci per la risoluzione dei problemi organizzativi e professionali, le scuole non possono accogliere i bambini anticipatari. Dalle informazioni in nostro possesso, solo in questi giorni gli ultimi Dirigenti Scolastici hanno comunicato alle famiglie dei bambini anticipatari l'impossibilità alla frequenza e ciò ha creato notevole disagio alle famiglie che, ignari delle problematiche, hanno perso anche l'opportunità di iscrivere i propri bambini agli asili nido. Invece, le scuole secondarie di primo grado si stanno cimentando con la nuova organizzazione oraria che prevede una riduzione dell'orario curriculare e l'introduzione della seconda lingua e delle ore opzionali. Nella secondaria di primo grado, invece, non è necessario leggere fra le righe, perchè l'organizzazione della didattica comporta automaticamente una riduzione delle ore curriculari e difficilmente il ministero ripristinerà la conferma degli organici come avverrà in questo anno scolastico".
L'analisi di Giulio Arenella, responsabile provinciale della Cisl Scuola, è altrettanto spietata: "noi conosciamo, purtroppo, una realtà ben diversa da quella rappresentata dal ministro. Siamo reduci da un agosto infernale per la caotica gestione delle domande di incarico presentate da migliaia di precari. Giova ricordare la inedita situazione di chi, a domande già presentate, si è visto modificare la tabella valutazione titoli per ben tre volte. Ed ancora la vicenda, comica per alcuni, tragica per altri, dei "comuni montani" e della retroattività della norma. Riguardo all'inizio dell'anno, stiamo vivendo, anche nella nostra provincia, il caos relativo agli organici, ormai di quasi esclusiva competenza delle istituzioni scolastiche, ed il tormentone del tutor figura nuova e misteriosa inventata dalla nostra ministra, che ha l'unico obiettivo di tornare al maestro unico buttando a mare tutto quanto si è conquistato in fatto di collegialità di azione educativa e di gestione didattica collegiale della scuola. Una delle novità più sbandierate è la seconda lingua comunitaria, che è stata tra le maggiori fonti di incertezze e di disguidi nella gestione degli organici della scuola media. È mancata una fase di necessario approfondimento per le istituzioni scolastiche al fine di gestire correttamente i carichi di lavoro. A fronte di mille incertezze si sono visti docenti di inglese costretti ad insegnare francese mentre altri docenti andavano ad insegnare inglese nella loro scuola. Nonostante vi siano tante incertezze e tante difficoltà il ministero spinge le direzioni regionali che, a loro volta, spingono i Dirigenti scolastici a nominare a tutti i costi il tutor pur in assenza di una norma contrattuale che ne disciplini le modalità di nomina, i compiti precisi, i carichi orari, e perché no, il riscontro economico".