Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Gazzetta del Sud-A rischio 14 mila posti di insegnanti nelle scuole?

Gazzetta del Sud-A rischio 14 mila posti di insegnanti nelle scuole?

trovata una motivazione in più per lo sciopero indetto domani Il ministero precisa che il taglio del 2% del personale docente non è mai stato comunicato alla Moratti. Insorgono i sindacati A ris...

14/11/2004
Decrease text size Increase text size
Gazzetta del Sud

trovata una motivazione in più per lo sciopero indetto domani

Il ministero precisa che il taglio del 2% del personale docente non è mai stato comunicato alla Moratti. Insorgono i sindacati
A rischio 14 mila posti di insegnanti nelle scuole?

Arturo De Luca

ROMA '#8211; Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti è arrivata ieri in Giappone per una visita di quattro giorni mirante a rafforzare i già stretti legami bilaterali tra Italia e Giappone nei settori della cooperazione scientifica e tecnologica. Ma intanto a Roma scoppia la bufera. Si vorrebbe tagliare il personale della scuola, ma Letizia Moratti non è stata informata di questa intenzione. Da ambienti del dicastero di viale Trastevere si apprende, infatti, che il ministro dell'Istruzione ignora l'esistenza dell'ipotesi ventilata di ridurre del 2% rispetto agli attuali livelli il personale docente della scuola (si tratterebbe di circa 14 mila unità). Un'ipotesi '#8211; assicurano gli stessi ambienti '#8211; che non è stata mai presentata al ministro. Sempre le stesse fonti fanno notare altresì che non sarebbe proponibile una tale riduzione di organico nella scuola tenuto conto dell'attuazione dell'innalzamento dell'età dell'obbligo scolastico (previsto dalla legge di riforma) nonché dell'incremento del numero degli alunni. L'ipotesi di ridurre del 2% il personale scolastico "creerebbe seri problemi al funzionamento delle scuole". A lanciare l'allarme è il segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna secondo il quale le indiscrezioni circolate a questo proposito rafforzano le ragioni all'origine dello sciopero generale del settore in programma domani. Facendo riferimento a notizie di stampa secondo cui l'annunciata riduzione dell'Irap verrebbe finanziata attraverso una serie di misure, tra le quali anche la riduzione del 2% del personale della scuola (1% annuo per il 2005 e 2006), sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, Di Menna osserva che "se questa ipotesi dovesse trovare conferma per il personale della scuola si tratterebbe di circa 20 mila persone in meno". "Scelte irresponsabili": così il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini commenta l'ipotesi del taglio agli organici della scuola. "Non contento dei gravi danni alla scuola già prodotti con le precedenti Finanziarie, il governo Berlusconi '#8211; afferma il sindacalista '#8211; sta preparando una pesantissima stangata sugli organici: il maxi emendamento in corso di definizione al Consiglio dei ministri prevede un taglio di oltre 14.000 insegnanti. E la stangata effettiva '#8211; osserva '#8211; sarà ancora maggiore perché le iscrizioni sono in aumento in diverse situazioni e ciò avrebbe dovuto comportare automaticamente un incremento di organico, per garantire il funzionamento delle nuove classi, che non solo non ci sarà ma che verrà sostituito da questa ulteriore riduzione". Il leader della Cgil scuola sottolinea che "in tre anni di ministero Moratti la scuola ha pagato il suo obolo all'economia creativa e alla privatizzazione dell'istruzione con 100.000 posti di lavoro in meno e una riduzione di oltre 2.000 miliardi di vecchie lire di investimenti". I tagli del 2% previsti in Finanziaria agli organici della scuola, secondo la Gilda degli insegnanti, "si sommano, con effetti devastanti ai tagli già effettuati nelle Finanziarie precedenti, alle riduzioni di personale introdotte con la Riforma Moratti e a quelle derivate dalle operazioni sulle cattedre". "Questa Finanziaria, inoltre '#8211; osserva il coordinatore nazionale Alessandro Ameli '#8211; riduce i posti disponibili per il personale precario. Siamo di fronte a un attacco senza precedenti alla scuola pubblica dello Stato. Lo sciopero dovrà essere una risposta forte a una gestione dissennata delle risorse umane rappresentate dai docenti, unico vero patrimonio della scuola italiana".

(domenica 14 novembre 2004)