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Gazzetta di MAntova-alcuni istituti dicono no all'insegnante-tutor

LA RIFORMA CONTESTATA E alcuni istituti dicono no all'insegnante-tutor La figura...

03/09/2004
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Gazzetta di Mantova

LA RIFORMA CONTESTATA
E alcuni istituti dicono no all'insegnante-tutor


La figura del tutor non convince insegnanti e neppure sindacalisti. "C'è grande ambiguità - spiega Gianfranco Lusetti della Cgil-scuola -. Il Ministero chiede alle scuole di introdurre questa figura, quando poi dice di ritenere fondate le obiezioni mosse dai sindacati Cgil, Cisl e Uil". Le scuole stanno discutendo ora della sua applicazione.
"Il comprensivo di Goito - continua Lusetti - si è dovuto riunire ieri per la seconda volta in consiglio docenti per discutere del tutor: lunedì non aveva concluso nulla". Sembra addirittura che alcuni istituti rifiutino di adottarlo. Il tutor dovrebbe essere un mediatore tra ragazzi e insegnanti e tra insegnati e genitori, soprattutto per elementari e medie. La norma ministeriale parla di apposita formazione, "quale sia, però, non si sa e nessun docente oggi può dire di possederla", spiega Domenico Bartolone della Cisl-scuola. Neppure dal punto di vista contrattuale è definita la sua attività. Come spiegano i sindacati, la nomina del tutor sarebbe gratuita e volontaria. Quali siano i criteri per poterlo eleggere nella rosa degli insegnanti è altro punto di discussione.
Come se non bastasse, gli insegnanti si sentono espropriati di un ruolo che sentono appartenere a tutti. "Finchè sul contratto non è specificato ciò che non si deve fare, i docenti si sentono nel compito e in dovere di farlo - afferma Lusetti -. Nessuno può vietare loro di parlare e consigliare i genitori degli studenti o alunni che seguono".
Sul decreto Moratti, già due sono i ricorsi presentati al Tar dalle organizzazioni sindacali. Ciò, però, non sembra fermare l'iniziativa del Ministero, che anzi minaccia di sanzionare gli istituti che non applicheranno il tutor.