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Gazzetta di Mantova: Scuola, cinquanta prof in meno alle medie

La Cgil lancia l’allarme: sono gli effetti dei tagli previsti dalla Finanziaria

30/03/2009
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Gazzetta di Mantova

di Nicola Corradini

Le materie colpite: italiano, inglese educazione tecnica .
Alla prima scampanellata del nuovo anno scolastico, il prossimo settembre, potrebbero mancare all’appello una cinquantina d’insegnanti delle scuole medie di città e provincia. Posti di lavoro che, secondo una proiezione della Cgil scuola di Mantova, verranno bruciati per effetto dei tagli previsti dalla legge Finanziaria. Una previsione da prendere con qualche cautela, come precisa lo stesso sindacato di categoria, ma che si basa su una premessa certa: le tabelle allegate al Decreto per gli organici della scuola preannunciato dal ministero il 23 marzo. «Tabelle che forniscono dati certi sui tagli nazionali e regionali - spiega la segretaria della Flc Cgil, Chiara Biagi - in Lombardia verranno bruciati 2.602 posti nelle sole medie».
«Nelle scuole lombarde - riferisce la Biagi - il nuovo anno scolastico si aprirà con 4.873 insegnanti in meno (l’11,6% dei tagli nazionali), ripartiti in 1.264 nelle elementari, 1.047 alle superiori e, appunto, 2.602 nella secondaria di primo grado, vale a dire le medie». Insomma, le previsioni fatte dalla Cgil sul futuro prossimo degli organici delle scuole medie mantovane (cui seguiranno presto quelle per elementari e superiori) sono l’estrapolazione in chiave locale di cifre nazionali e regionali contenuti in un documento ufficiale del ministero. «Secondo le nostre stime - spiega la Biagi - a parità di numero e tipologie di classi, gli organici delle medie passerà, il prossimo anno scolastico, dagli attuali 886 posti a 833, vale a dire 53 cattedre in meno. Ovviamente, trattandosi di una stima teorica, potrebbe differire da quella reale...ma non di molto». D’altronde le riduzioni di personale nelle scuole non sono un’ipotesi sindacale: è la legge Finanziaria a prevederli per i prossimi tre anni scolastici. Una riduzione che non si tradurrà in licenziamenti formali, ma nel mancato impiego di docenti precari.
In settembre, nelle scuole mantovane, spariranno anche 60 posti per il personale non docente (soprattutto bidelli). Per avere dati altrettanto certi per gli insegnanti occorrerà attendere l’uscita degli organici di diritto, attesi da tutti perché stabiliranno anche la distribuzione delle classi tra i vari istituti di città e provincia. «I tagli più consistenti per quanto concerne i docenti - dice la Biagi - riguarderanno le medie. In particolare saranno in sofferenza materie come Italiano, Educazione tecnica, Educazione fisica e Inglese