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Gazzetta di MAntovs-Noi docenti di una materia a rischio"

caso educazione tecnica "Noi docenti di una materia a rischio" Continua la mobilit...

19/05/2004
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caso educazione tecnica
"Noi docenti di una materia a rischio"


Continua la mobilitazione degli insegnanti di Educazione tecnica. Ieri una portavoce del comitato provinciale dei docenti in questa materia, Ida Benati, ha inviato una lettera aperta ai sindacati di categoria chiedendo "di definire precisi accordi con il Csa (l'ex provveditorato,ndr) che definiscano, in modo chiaro ed inequivocabile, gli ambiti e le modalità dell'utilizzazione dei docenti di Educazione tecnica nelle ore residue all'insegnamento curricolare".
La riforma della scuola prevede prevede la riduzione di due ore di lezione dieducazione tecnica per ogni classe.
Quasi tutti i docenti interessati (17mila a livello nazionale) si trovano nella condizione di dover definire le modalità di utilizzazione di 4 ore residue nell'anno scolastico 2004-2005. Quando la riforma sarà a regime le 4 ore diventeranno 12, passando per 8.
"Esprimiamo - si legge - una profonda amarezza per un provvedimento approvato con lo sconcertante silenzio del sindacato. Siamo stati utilizzati "forzatamente" come insegnanti di sostegno, come operatori tecnologici. Attualmente è in circolazione, fra i nuovi libri di testo di Educazione tecnica, un volume di informatica: quasi che le due discipline fossero talmente affini da risultare intercambiabili. Nel caso dovessimo insegnare informatica bisognerebbe prevedere una formazione in servizio, infatti, non tutti hanno competenze in questo settore".
"In un contesto di questo tipo - si legge nella nota rivolta ai sindacati - non è difficile ipotizzare la nostra utilizzazione subordinata al libero arbitrio dei dirigenti o, peggio ancora, dei colleghi. Qualche dirigente scolastico ha già prospettato per noi una meravigliosa carriera come sorveglianti alle mense scolastiche".