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Gazzetta di Modena-Graduatorie: passa la legge, precari sconfitti

In Parlamento è stato riconvertito il controverso provvedimento che dà più punti a chi ha insegnato in montagna, nelle isole e in carcere Graduatorie: passa la legge, precari sconfitti E...

29/07/2004
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Gazzetta di Modena

In Parlamento è stato riconvertito il controverso provvedimento che dà più punti a chi ha insegnato in montagna, nelle isole e in carcere
Graduatorie: passa la legge, precari sconfitti
E oggi si discutono i 48 ricorsi al Tar del Lazio presentati da sindacati e Codacons

VINCENZO BRANCATISANO

Scuola e graduatorie: va sempre peggio per i precari. Il Parlamento ha convertito in legge il controverso provvedimento che premia i docenti che svolgono servizio in collina e montagna.
La sconfitta è definitiva per molti docenti precari. Il Parlamento ha trasformato in legge i mini correttivi apportati alla legge 143/04, approvata a sua volta il 26 maggio scorso tra lo scandalo generale.
La legge prevedeva una supervalutazione (raddoppio dei punti) per il servizio svolto nelle scuole situate sopra i 600 metri sul livello del mare, nelle isole minori e quelle istituite in carcere. Prevedeva pure la valutazione del servizio specifico, cioè un punteggio per il servizio svolto insegnando in ambiti diversi.
Il tutto avrebbe prodotto uno sconvolgimento della terza fascia delle graduatorie permanenti provinciali con docenti in coda che avrebbero scavalcato docenti in testa alla classifica, per un irragionevole ruolo affidato dal legislatore alla pura casualità.
Un legislatore quanto mai "bipartisan", dal momento che la legge 143 fu approvata con un solo voto contrario. L'opposizione ha cercato di correre ai ripari solo dopo le proteste dei precari indignati, seguite peraltro con un notevole ritardo da Cgil scuola, Cisl, Uil, Snals e altri sindacati che per molto tempo si sono limitati ad assistere i docenti avvantaggiati dalla legge nella produzione dei documenti da utilizzare per il super punteggio.
Così, la sinistra prima ha accusato il governo di avere varato una legge ignobile (ma il resoconto parlamentare dimostra che il governo vi si era addirittura opposto), poi, ma solo nelle ultime ore, ha redatto alcuni emendamenti che puntavano all'abrogazione drastica del superpunteggio, alla quale i docenti hanno guardato con trepidazione fino alla scorsa notte.
Ma questi emendamenti sono stati respinti dalla maggioranza, a sua volta contraddittoria, e così è diventata legge un'ulteriore versione della tabella di valutazione. Quella firmata dal sen. Asciutti (Fi) che conferma la retroattività del doppio punteggio, la quale, sebbene operativa solo a partire dall'anno 2003-2004, sarà capace ugualmente di destabilizzare le graduatorie che stanno per essere pubblicate e di falsare irragionevolmente quelle del prossimo anno e quelle future, visto che a settembre chi sarà balzato ai primi posti farà incetta di incarichi nelle scuole che attribuiscono una supervalutazione da spendere l'anno successivo. Con un problema a margine: il ministero non ha ancora stabilito quali sono le sedi (sezioni staccate) di montagna e dunque si prospettano autocertificazioni di dubbia veridicità che aggiungono stress al personale del Csa (ex Provveditorato) che si appresta a varare le graduatorie in un clima di impazzimento generale. Ma non è finita. I 48 ricorsi al Tar del Lazio presentati dai sindacati e dal Codacons saranno discussi oggi e domani dai giudici amministrativi.
Il ridimensionamento della retroattività toglie certo molta carne al fuoco al contenzioso, ma rimangono in piedi evidenti motivi di irragionevolezza (è zona disagiata Pavullo? ed Enna?) sui quali non è escluso che il Tar intervenga azzerando la situazione e imponendo l'ennesimo contrordine. Se così non fosse, il Csa dovrebbe riuscire a stilare le graduatorie provinciali provvisorie entro pochi giorni (l'Itip Fermi le pubblicherà oggi), dando 5 giorni ai docenti per il reclamo, magari con un ritorno forzato in città sotto Ferragosto a caccia di un sindacato o di un avvocato disposto a mettere le mani in un ginepraio che farebbe sorridere Kafka. Quanto agli incarichi, la legge approvata la scorsa notte ha spostato al 25 agosto il termine per l'assegnazione dei contratti. Se il Csa non riuscirà a starci dentro, gli incarichi annuali saranno affidati successivamente dalle scuole che si riuniranno in rete e convocheranno i docenti in base alle nuove classifiche.