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Gazzetta di Modena: Precari, un “massacro” con 400 licenziamenti

Pd: «Ripercussioni gravi»

31/08/2010
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Gazzetta di Modena

Gli annunciati 400 licenziamenti, tra docenti e personale Ata, previsti per la provincia di Modena stanno in questi giorni diventando una tragica realtà. L’onorevole Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura alla Camera, commenta duramente gli effetti di quella che definisce la “cura Gelmini” sul sistema scolastico modenese: solo nove docenti dei 70 richiesti sono stati assegnati alle scuole della provincia, nessuno alle scuole d’infanzia, annunciando «classi affollate alle superiori e tempo pieno a rischio alle elementari. Le assegnazioni delle cattedre in questa vigilia di inizio d’anno scolastico - prosegue - confermano quanto andiamo sostenendo da tempo: sulla scuola è stato fatto in questi anni un gioco al massacro e adesso ne pagano le conseguenze i precari, gli studenti e tutto il mondo della scuola e la qualità del sistema educativo».
«Nelle ultime settimane, il Ministro Gelmini è intervenuto su ogni questione di dibattito pubblico, tranne che sulle materie di sua competenza. Un silenzio assordante - prosegue la Ghizzoni - probabilmente dovuto alla consapevolezza che l’imminente anno scolastico si aprirà in tutto il Paese con gravi disagi per le carenze di organico. Le rassicurazioni di fine luglio che tutto si sarebbe sistemato grazie all’organico di fatto sono state smentite, Ministro e Amministrazione periferica dello Stato - conclude la parlamentare - hanno fatto il gioco delle tre carte con le famiglie, gli studenti, gli insegnanti».
Stesso sgomento anche per William Garagnani, consigliere comunale del Pd, che ieri ha lanciato un Sos in favore della scuola modenese. Dopo aver appreso dalla stampa dei 212 posti in meno per i docenti e dei 110 licenziamenti del personale Ata, il consigliere ha inviato una interrogazione urgente, nella quale chiede al Sindaco di fornire al più presto i dati relativi ai licenziamenti previsti e quali ripercussioni avranno sui lavoratori e sugli studenti. Nello specifico Garagnani chiede di venire informato sulle materie che non verranno garantite con continuità; sui problemi didattici derivanti dagli accorpamenti, dalle decurtazioni di orario e dalla carenza di docenti di sostegno; se sia prevista la creazione di un osservatorio indipendente per il monitoraggio della situazione scolastica modenese, onde verificare l’effetto sulla formazione degli studenti dei tagli imposti.
Ieri mattina al Corni di via Leonardo da Vinci le assegnazioni ai docenti delle superiori: «Poche - lamentano i precari - il cosiddetto decreto “salvaprecari” è una truffa, una cassa integrazione a ribasso: ci chiedono di accettare un futuro di disoccupazione in cambio di pochi euro al mese e di qualche punto in graduatoria che probabilmente non ci servirà mai più». Sconvolge poi l’idea che i professori rimasti senza cattedra, a causa degli accorpamenti, vengano reimpiegati senza criterio: capiterà infatti che un insegnate di arte si trovi a gestire un corso di filosofia, cosa che non può non influire negativamente sulla qualità dell’offerta.
Il Coordinamento precari della scuola di Modena, per combattere i tagli del Ministero ha deciso di mobilitarsi, organizzando il primo incontro di una lunga serie per mercoledì 1 settembre alle ore 18 in via Carteria. «Facciamoci sentire - commentano - solo con l’unità dei lavoratori e la lotta ad oltranza si respingono i tagli».
Al Coordinamento precari si unirà la protesta già annunciata di Flc Cgil, impegnata a segnalare presso la procura della Repubblica i casi di sforamento del limite di studenti per classe.