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Gazzetta di Modena-Scuole: le verifiche sull'apprendimento che costano molto ma servono a poco

Scuole: le verifiche sull'apprendimento che costano molto ma servono a poco Da quattro ann...

26/10/2005
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Gazzetta di Modena

Scuole: le verifiche sull'apprendimento che costano molto ma servono a poco


Da quattro anni le scuole italiane vengono sottoposte a controlli sui risultati ottenuti negli apprendimenti degli studenti. I primi tre anni l'adesione era volontaria, dall'anno scorso è diventata obbligatoria, grazie a un Dpr della Moratti, e ha riguardato le classi seconde e quarte delle elementari, le terze medie, il primo e il quarto anno delle superiori.
Ma quanto è venuta a costare la rilevazione a cura dell'Invalsi, l'istituto creato per curare questa che si chiama valutazione di sistema? Non è dato sapere ufficialmente, calcolando al ribasso 2 euro per alunno, poiché gli alunni coinvolti sono stati due milioni, risulterebbe che le prove Invalsi dell'anno scorso sono costate 4 milioni di euro, su un bilancio dell'Istituto che ammontava a poco più di 7 milioni di euro.
Numerose sono state le critiche rivolte alla rilevazione. Il periodo dell'anno scolastico: fino ad ora le prove venivano somministrate in primavera, per cui non potevano essere considerate verifiche finali, ma nemmeno prove d'ingresso.
Quest'anno sono state anticipate, si terranno tra un mese: dal 21 al 24 novembre. Malgrado questo non potranno essere utili alle scuole, perché si sa già che la ditta cui è stato appaltato la lettura ottica dei risultati ha tempo fino al 31 marzo per farlo, perciò le scuole, ben che vada, conosceranno i risultati nel prossimo anno scolastico. La riprova sta nel fatto che non hanno ancora ricevuto i risultati delle prove somministrate la primavera scorsa.
Ulteriori critiche vengono rivolte all'attendibilità e alla trasparenza delle procedure di rilevazione, alla valenza culturale delle prove, all'uso dei risultati.
Basta citare una sola questione. In tutte le indagini internazionali sul sistema scolastico italiano le scuole coi risultati migliori sono sempre risultate quelle del nord-est, che spesso hanno superato i risultati dei migliori sistemi scolastici europei. Ebbene nelle prove Invalsi e solo nelle prove Invalsi, le scuole coi risultati migliori sono risultate essere le elementari del Sud e delle isole.
Questo risultato è parso incredibile perfino a Lucrezia Stellacci, direttrice dell'Usr Emilia Romagna. Il prof Cominelli (del comitato tecnico dell'Invalsi) è stato ancora più esplicito e, in occasione di una sua lezione a Modena, ha dichiarato che tale risultato si spiega solo l'aiuto che le insegnanti hanno dato agli studenti durante la somministrazione delle prove.
Quattro milioni di euro per copiare? I nostri ragazzi lo fanno da sempre per molto meno. Lo stesso prof. Bertagna, nume tutelare della riforma Moratti, ha accusato l'Invalsi di essere in-competente a valutare le competenze degli allievi.
Avvicinandosi, per il secondo anno consecutivo, il momento di somministrare le prove di italiano, matematica e scienze agli studenti; l'associazione Proteo Fare Sapere sezione di Modena, ha chiesto ad uno dei massimi esperti in materia, il prof Gaetano Domenici docente di docimologia alla Terza Università di Roma, di tenere una relazione significativamente intitolata "Valuto, dunque sono. La valutazione degli apprendimenti nella scuola dell'autonomia" perché al di là delle polemiche Invalsi, la valutazione è una cosa seria.
Sarebbe interesse di tutti l'esistenza anche in Italia, come negli altri paesi europei, di un serio istituto per la valutazione di sistema. Questo impedirebbe a qualsiasi ministro di affermare che la scuola elementare italiana va male, contrariamente a quanto dimostrato da tutte le indagini internazionali.
Arturo Ghinelli