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Gazzetta di Modena-Una 'Bicifestazione' per gridare no alla riforma Moratti

Una 'Bicifestazione' per gridare no alla riforma Moratti E' stata organizzata per domani l...

01/10/2004
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Gazzetta di Modena

Una 'Bicifestazione' per gridare no alla riforma Moratti


E' stata organizzata per domani la manifestazione "Bicifestazione", indetta da un comitato di docenti delle scuole pubbliche e genitori per protestare contro la riforma Moratti in atto nella scuola statale, che ne starebbe indebolendo la struttura e la capacità di formare al meglio le n uove generazioni. Una parte dei manifestanti partiranno alle 16 da largo Porta Bologna davanti al teatro Storchi e raggiungeranno gli altri in piazza Grande alle 16 e 30, sono ammessi tutti i tipi di mezzo di trasporto senza motore, bici, roller e skate.
La riforma Moratti viene osteggiata da un ampio movimento in tutta Italia, vengono messi in risalto molti punti che di questo progetto paiono sbagliati o volutamente castranti per la scuola pubblica, e qui a Modena questa iniziativa vuole essere l'inizio di un lungo periodo di proteste e sollevazioni. "Non abbiamo intenzione di fermarci proprio ora" dichiara il portavoce del comitato Gabriella Morandi, "chi pensava che la protesta fosse sopita si sbagliava di grosso". Ciò cui mira il ministro pare essere non solo all'interno di quello che illustra il disegno di legge, ma sembra ci sia molto di più; continua la Morandi "il disegno di legge è completato da tagli alle spese e agli organici che contribuiscono a ridurre la scuola ad un organismo sempre più in affanno".
Nell'Italia intera sono molte le manifestazioni che in questi giorni si stanno organizzando, i sindacati sono in agitazione, e tutti per denunciare il pericolo di una scuola sempre più elitaria, una scuola pubblica debole, un taglio di finanziamenti, strutture e personale docente e non, e un caos generalizzato per ciò che riguarda organizzazione ed amministrazione.
La riforma vuole essere fatta troppo in fretta secondo i promotori, non c'è stato modo di discutere su cosa cambiare e su come. Queste agitazioni mirano proprio a porre in primo piano il "problema scuola", e a coinvolgere studiosi ed intellettuali. (dario alfieri)