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Gazzetta di Modena-Una Scuola per i bimbi di Beslan

La promessa del sindaco Pighi in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico Scuola per i bimbi di Beslan Tra le possibilità anche un parco giochi o un asilo Ieri al Forum Monzani si...

11/09/2004
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Gazzetta di Modena

La promessa del sindaco Pighi in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico
Scuola per i bimbi di Beslan
Tra le possibilità anche un parco giochi o un asilo

Ieri al Forum Monzani si è parlato di infanzia e di educazione senza dimenticare la tragedia in Ossezia

L'inaugurazione dell'anno scolastico, l'appuntamento tradizionale che insegnanti, dirigenti e amministratori pubblici rinnovano ogni anno non è un semplice rituale, così al Forum Monzani della Banca Popolare, ieri pomeriggio, le riflessioni sulla scuola, la riconoscenza a quanti lavorano per essa, il benvenuto alle "nuove linfe vitali" (ovvero ai nuovi dirigenti, ai docenti neo immessi in ruolo e ai molti precari appena nominati per un anno) si sono ritirati per lasciare la parola al filosofo Alfonso Iacono sul tema della Filosofia nell'infanzia, prologo dell'imminente Festival della Filosofia.
Non prima però di un'amara riflessione: il diritto all'emozione del loro primo giorno di scuola che i bambini modenesi vivranno a breve, è stato negato ai coetanei dell'Ossezia, piccole vittime a cui il Comune di Modena sta progettando di dedicare una nuova scuola, o un asilo nido o un parco giochi, luoghi dell'infanzia che porteranno un nome da non dimenticare. Potrebbe essere "Bimbi di Beslan", in alternativa a "Scuola n. 1" quella del massacro o al più dolce titolo di una favola russa. Un impegno categorico come quelli ricordati dal sindaco Pighi nel Patto per la scuola, il segno più concreto nel "percorso coerente che negli ultimi trent'anni ha valorizzato la scuola pubblica, senza mai arretrare sulla qualità dell'educazione e sulla tutela dei più deboli. Mentre il carico di supplire al disimpegno del Governo viene svolto dalle amministrazioni non senza pensantissimi oneri". Ne è seguito il racconto appassionato di un'esperienza formativa condotta dal professor Iacono in una scuola elementare di Pietrasanta, "dove la filosofia può nascere dallo stupore che solleva il dubbio", ha spiegato Michelina Borsari direttrice scientifica della Fondazione San Carlo, dialogando con lo stesso Iacono in uno zibaldone di pensieri propri e altrui, da Platone a Kant, sul valore del rapporto che intercorre fra adulto e bambino, ciascuno fedele a se stesso, sull'insegnamento come relazione, sul fare Filosofia e non insegnarla.
"Un bel modo di stare assieme ai bambini - così ha concluso l'assessore Querzè - ricordando Rodari e il suo consiglio: bambini, imparate a fare cose difficili".
(claudia paparella)