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Gazzetta di Reggio-Gite saltate, i prof cercano solidarietà

Gite saltate, i prof cercano solidarietà Dal Tricolore un appello ai colleghi Iuna Sassi: "E' in gioco la professionalità" ...

31/01/2006
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Gazzetta di Reggio

Gite saltate, i prof cercano solidarietà
Dal Tricolore un appello ai colleghi Iuna Sassi: "E' in gioco la professionalità"


La legge finanziaria sta creando le prime difficoltà nel mondo della scuola: se da un lato vengono aumentate le risorse destinate alle scuole private, dall'altra i primi provvedimenti rischiano di indebolire l'offerta formativa della scuola pubblica. Una delle prime voci di spesa ad essere tagliate riguarda "l'indennità di missione per i viaggi di istruzione in Italia". Fino ad oggi gli insegnanti che accompagnavano le classi nelle visite previste dal programma didattico, oltre il compenso orario ordinario percepivano un'indennità aggiuntiva di circa 45 centesimi di euro orari. Un corrispettivo simbolico che è stata completamente cancellato dal governo e che non ha lasciato indifferente il corpo insegnanti dell'Itas Città del Tricolore di Rivalta.
Sabato scorso i docenti hanno distribuito agli studenti un documento in cui avvisavano che le attività didattiche collegate realizzate con trasferte in Italia o all'estero erano sospese a causa del mancato riconoscimento dell'indennità, una presa di posizione che non è tanto collegata a questo specifico caso ma "la goccia che ha fatto traboccare il vaso - rivela un'insegnante della scuola - viviamo in una situazione di disagio, siamo sotto un costante attacco alla nostra professione. Questa presa di posizione arriva dopo i ripetuti provvedimenti che tendono a sminuire il ruolo dei docenti".
Il corpo insegnanti del Tricolore ha risposto in modo fermo congelando ogni attività di gita o visita d'istruzione programmata per il 2006. Questa forma di protesta vuole portare all'attenzione la difficile situazione in cui sta navigando da tempo il sistema scolastico italiano.
Anche l'assessore alla scuola Iuna Sassi sostiene che "proclami a parte, la scuola non è al centro dell'attenzione politica, la formazione è il banco di prova per un'Italia che vuole competere - e aggiunge - qui è in gioco il riconoscimento sociale del ruolo dell'insegnante, questi sono segnali mortificatori verso la professione. Tagliare un'indennità che è puramente simbolica significa non riconoscere minimamente i rischi e le responsabilità di cui i docenti devono farsi carico durante le visite d'istruzione".
I docenti della Città del Tricolore hanno invitato i colleghi di tutta la Provincia a prendere posizione e scegliere una strada comune per contrastare i provvedimenti di taglio. Gli studenti, che sono i primi a pagare il taglio delle indennità, si riuniranno nei prossimi giorni per decidere sul da farsi. Sicuramente non sono disposti a rinunciare a questa esperienza senza prendere una posizione netta e precisa.
"Credo che le visite - sottolinea Iuna Sassi - siano un momento particolarmente importante, in quanto i rapporti vengono riletti e i docenti possono comunicare con i propri studenti al di là del momento formativo tradizionale. Noi per esempio ci stiamo impegnando per i viaggi della Memoria realizzati con Istoreco e Anpi, credo che ci siano mete, come Auschwitz, in cui ogni cittadino dovrebbe sentirsi moralmente obbligato a recarsi".
L'azione del corpo docente della Città del Tricolore ha iniziato a far discutere perché il problema, questo deve essere chiaro, non sta nei 45 centesimi di indennità ma per "l'ennesimo - recita il comunicato diffuso dagli insegnanti - mancato riconoscimento della professionalità dei docenti".
Gianluca Grassi