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Gazzettino-Drago mortifica i collaboratori scolastici

LETTERA DEI DIPENDENTI DEL BROCCHI "Drago mortifica i collaboratori scolastici" Bassano "Chi scrive è un gruppo di collaboratori scolastici in servizio al liceo Brocchi di Bassano. Ci...

17/11/2003
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Il Gazzettino

LETTERA DEI DIPENDENTI DEL BROCCHI
"Drago mortifica i collaboratori scolastici"
Bassano
"Chi scrive è un gruppo di collaboratori scolastici in servizio al liceo Brocchi di Bassano. Ci rendiamo conto che questa nostra lettera le ruberà tempo prezioso, ma non potevamo lasciar passare sotto silenzio alcune sue affermazioni che ci hanno profondamente colpito". È questo l'incipit di una lettera scritta dai collaboratori scolastici del liceo Brocchi a Rosario Drago, consigliere del ministero della Pubblica Istruzione, che in due occasioni avrebbe dipinto i collaboratori scolastici in un modo per loro assolutamente inaccettabile.

Le occasioni menzionate nella lettera sono due: la cerimonia del 23 giugno 2003 a Vicenza in cui il Liceo "Brocchi", con altri tre istituti vicentini, ha ottenuto la certificazione Iso e l'incontro del 6 ottobre a Romano d'Ezzelino, in cui Drago ha illustrato i contenuti della "riforma Moratti". Entrambe le volte, ricordano i collaboratori scolastici, il consigliere ha avuto parole poco lusinghiere per loro, descrivendo di loro "una figura assai poco professionale". Perciò lo invitano ad andarli a trovare per tastare con mano la qualità del loro lavoro: "Venga quando e se lei riterrà opportuno, a visitare il nostro istituto, senza avere o sentire la necessità di avvertirci del suo arrivo".

I collaboratori trovano "strano ed improbabile" che nella sua lunga carriera Drago non abbia mai avuto a che fare con collaboratori "capaci, puntuali, efficienti, impegnati e seriamente motivati nella conduzione della scuola. Il lavoro svolto dal collaboratore scolastico - annotano - è importante sia sotto il profilo delle relazioni esterne (con le famiglie e il territorio) sia all'interno, nel rapporto con i docenti e con gli studenti. I ragazzi si appoggiano spesso a noi quando hanno bisogno di confidarsi o cercano un rapporto meno distaccato: siamo figure adulte senza il registro sul quale annotare i giudizi. Abbiamo poi il delicato compito di essere un "biglietto da visita" della scuola quando qualcuno telefona all'istituto o vi si reca personalmente. E che dire del fatto che proprio nella nostra categoria si creano importanti rapporti sul piano umano che facilitano l'inserimento nella professione anche di chi ha delle "difficoltà"? Le pare poco sotto il profilo educativo come esempio? Abbiamo bisogno di crescere, certo. Non siamo solo quelli che puliscono i pavimenti (lavoro peraltro di grande importanza per il benessere di tutti): collaboriamo con le altre componenti dell'istituto a creare la Scuola, quella con la "S" maiuscola, dove l'integrazione fra tutte le risorse umane è un valore fondamentale, nel rispetto e nella distinzione dei ruoli. Se ci viene data l'occasione di crescere professionalmente accogliamo la proposta con entusiasmo".

Sonia Rossi