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Gazzettino-La Cgil scuola denuncia un rischio ...

La Cgil scuola denuncia un rischio ... La Cgil scuola denuncia un rischio cattedre scoperte per l'inizio dell'anno scolastico. La sentenza del Tar del Lazio, che annullava una precedente circo...

25/08/2002
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Il Gazzettino

La Cgil scuola denuncia un rischio ...
La Cgil scuola denuncia un rischio cattedre scoperte per l'inizio dell'anno scolastico. La sentenza del Tar del Lazio, che annullava una precedente circolare del Ministero dell'Istruzione, potrebbe avere ripercussioni sull'avvio delle normali procedure scolastiche. per quanto riguarda le gradutorie per le supplenze nelle scuole. In pratica, è stata annullata la circolare ministeriale che favorirebbe gli insegnanti con titolo di abilitazione delle scuole universitarie di specializzazione, le Ssis. In questo modo i docenti abilitati dalle graduatorie permanenti sarebbero contrapposti a quelli che hanno ottenuto l'abilitazione dalle Ssis. "La contestazione riguarda la circolare Miur 69 di quest'anno - spiega Teresa Bradiani della Cgil scuola - questa riconosceva ai docenti delle Ssis la valutazione per il servizio durante i due anni del corso di specializzazione". C'è da dire anche che non è la prima volta che il Tar del Lazio annulla una disposizione del Miur. Precedentemente era già stata annullata la decisione che consentiva l'accumulo di punteggio per i docenti abilitati Ssis. "Rivedendo gradutorie e punteggio il Ministero ha penalizzato tutti - prosegue la responsabile Cgil - ora siamo praticamente alle porte dell'avvio dell'anno scolastico, ma la mancata rettificazione delle graduatorie può creare dei problemi. A causa di questa situazione, in Sicilia l'assessore regionale alla scuola ha già annunciato che l'inizio della scuola slitterà dal 17 al 30 settembre. Questo significa mettere a repentaglio l'intero anno scolastico, oltre che l'inizio".Un altro punto poco chiaro che il sindacato sottolinea riguarda la sperimentazione di anticipo anno scolastico, decisa dal ministro Moratti. "Il ministro ha detto che la sperimentazione riguarderà solo due scuole per provincia - specifica Teresa Bradiani - sinora, però, non è ancora stato deciso nulla, nè è stata data qualche comunicazione alle scuole o alle famiglie. La Cgil aveva già sostenuto che la riforma morattiana poteva essere attuata solo con risorse economiche adeguate, come era già stato ribadito in Commissione parlamentale. In realtà queste risorse mancano. La riforma Moratti sta riportando a galla le falle della riforma Bertagna, prima fra tutte l'introduzione dell'insegnante prevalente. Queste non mi sembrano le promesse giuste per un buon avvio dell'anno scolastico".
Maria Benedetta Errigo