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Gazzettino-La legge vuole il tutor, ma nessuno sa chi è

In Provveditorato e negli istituti i dirigenti non sanno ancora come gestire praticamente l'#146;istituzione del nuovo docente voluto dalla Moratti La legge vuole il tutor, ma nessuno sa chi è...

26/08/2004
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Il Gazzettino

In Provveditorato e negli istituti i dirigenti non sanno ancora come gestire praticamente l'#146;istituzione del nuovo docente voluto dalla Moratti
La legge vuole il tutor, ma nessuno sa chi è
La Cgil: "Figura inutile, anzi dannosa". Dal ministero l'#146;invito ai presidi di non boicottare la riforma, altrimenti saranno guai
Tutor, una parola latina che da alcuni mesi ha creato un notevole scompiglio nel mondo scolastico. Parte della riforma "Moratti" dal 16 settembre diventerà legge, tra cui la figura del tutor per le scuole elementari e medie. Ovvero un insegnante già di ruolo avrà il compito di valutare gli studenti, tenere il rapporto con le famiglie, consigliare il percorso educativo da seguire per l'alunno e infine redigere il "portafoglio delle competenze", che dovrebbe accompagnare lo scolaro fino all'università.
Tutto chiaro o quasi, perchè dirigenti del Provveditorato agli studi di Padova e presidi non hanno ancora capito tecnicamente di cosa si tratta e come muoversi. Gli addetti ai lavori hanno espresso una forte preoccupazione per una questione che si presenta piuttosto delicata. I primi giorni di settembre, periodo dedicato alle riunioni dei vari consigli dei docenti, porteranno almeno delle delucidazioni sulla scelta degli istituti di attivare o meno la figura del tutor.

Di certo, per ora, c'è solo la lettera del direttore generale del ministero Pasquale Capo indirizzata a tutti i colleghi regionali scolastici, dove li invita a controllare che nessuno, riferito a sindacati e docenti, provi a boicottare la riforma sottolineando che in caso contrario saranno presi dei provvedimenti.

Sicuramente non favorevole alla figura del tutor è il sindacato Cgil Scuola di Padova rappresentato da Salvatore Mazza: "Spetta già al pool formato dagli insegnanti valutare uno studente. La figura del tutor oltre ad essere inutile e a riportare in auge il vecchio maestro unico, non farebbe altro che rompere la collegialità. Per anni abbiamo lottato per non creare più gerarchie tra il corpo docenti, adesso la riforma Moratti propone di nuovo i gradi". Il sindacalista mette l'accento sull'autonomia delle scuole: "La Costituzione difende l'autonomia scolastica, per questo riteniamo incredibile che il ministero minacci gli istituti di approvare al loro interno la figura del tutor. Gli insegnanti sono e saranno liberi di scegliere. Altra falla del piano Moratti - continua Mazza - è il non aver pensato alla formazione di questi eventuali tutor e soprattutto con che soldi pagarli. La scuola in questo momento è priva di denaro, non so proprio come faranno a retribuirli". Stoccata finale del combattivo sindacalista: "Si prospetta un autunno caldo ricco di scioperi. Non vogliamo stare a guardare passivamente la distruzione della scuola. Ricordiamoci, ad esempio, che il sistema di insegnamento attuato alle elementari è considerato il migliore in Europa, e lo hanno detto degli esaminatori stranieri, non italiani".

Marco Aldighieri