Gazzettino-La scuola al voto si interroga sul suo futuro

La scuola al voto si interroga sul suo futuro
Insegnanti, impiegati, "bidelli" ed educatori sono chiamati da oggi a eleggere i propri rappresentanti nelle Rsu
Saranno tre giorni importanti per la scuola quelli di martedì,mercoledì e giovedì della prossima settimana. In questi tre giorni, infatti, i lavoratori della scuola (insegnanti, personale Ata, educatori nei convitti) sono chiamati ad eleggere le RSU, rappresentanze sindacali unitarie i cui compiti sono molti ed importanti.
Un'elezione importante. Perché mentre con il nuovo contratto nella scuola dell'autonomia le Rsu acquistano un ruolo importante intervenendo su una materia molto vasta e contrattando con il Dirigente Scolastico l'organizzazione del lavoro dei docenti e del personale in generale e il loro utilizzo, sino alla distribuzione dei soldi previsti dal Fondo d'Istituto, in Parlamento, su proposta della maggioranza, vi è una legge che prevede l'abolizione delle stesse Rsu.

"Si tratta di un momento particolarmente importante per la scuola - dice il segretario della Cgil Giovanni Sbardella - per i problemi presenti in questo mondo ed il tentativo di questo Governo di smantellare la scuola pubblica trovando invece risorse per la scuola privata. Ed è un disegno che va in senso contrario rispetto ai bisogni del Paese che avrebbe bisogno di un salto di qualità che si basa su Scuola, Università e Ricerca, proprio ciò che viene tagliato dal governo".

Anche la Cisl Scuola presenta i suoi candidati ed ammonisce: "Come si sta tentando di ridurre gli spazi di rappresentanza sociale del sindacato, così anche nella scuola si voleva limitare la possibilità di partecipazione e di decisione a tutto il personale per far prevalere modelli monocratici e verticistici". Ecco quindi la difesa delle Rsu.

In questi giorni in ogni scuola sono state nominate delle apposite commissioni elettorali che a loro volta hanno nominato gli scrutatori che formeranno il seggio aperto per tre giorni secondo gli orari definiti scuola per scuola.