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Gazzettino-Nomine, il "pasticciaccio" dei criteri

SCUOLA/1 Lettera allarmata ai prefetti: i tempi troppo stretti andranno a scapito della trasparenza. Senza certezze anche le supplenze Nomine, il "pasticciaccio" dei criteri I sindacati: "Errori...

07/08/2004
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Il Gazzettino

SCUOLA/1 Lettera allarmata ai prefetti: i tempi troppo stretti andranno a scapito della trasparenza. Senza certezze anche le supplenze
Nomine, il "pasticciaccio" dei criteri
I sindacati: "Errori e discrezionalità causeranno molti ricorsi. A rischio l'#146;avvio dell'#146;anno scolastico"
A poche settimane dall'inizio della scuola, il gioco ad incastro per riempire le cattedre ancora vacanti annaspa nella più totale confusione. Con criteri per le nomine "discutibili" che, secondo i sindacati, in alcuni casi sfiorano "l'illeggittimità". Con graduatorie ancora in alto mare, "che per la prima volta - rimarca la Cgil - si mette in conto di pubblicare a ridosso di ferragosto", sequestrando di fatto 5mila precari e subissando di lavoro i Csa. Con "numerosi ricorsi"i pronti a scattare, sotto l'egida di Cgil e Cisl. Ed ecco allora che Antonio Luongo (Cgil), scrive ai quattro prefetti per esprimere "vivo allarme" e mettere su carta tutti i suoi "timori per la trasparenza delle operazioni", annunciando "assemblee di protesta dal 20 agosto". Il quadro è sconfortante. Soprattutto per la provincia di Udine, dove il Csa, costretto a vagliare centinaia di domande "temiamo che o non riuscirà a rispettare i tempi o lo farà a scapito della correttezza". E poi, c'è l'affaire-criteri. "Il ministero afferma di aver assegnato un contingente proporzionale ai posti vacanti e di averli distribuiti con lo stesso criterio. Ma in Friuli non è stato applicato coerentemente. Inoltre ci sono errori macroscopici: a Udine in alcune materie delle superiori si sono assegnati posti in misura superiore al 18,5\% mentre in altre, come matematica e informatica, nonostante l'elevata vacanza di posti, non ne è stato previsto nessuno". Per non parlare delle cattedre di ruolo per le scuole slovene, "dimenticate" dal Miur e recuperate da Cataldi sottraendole "illegittimamente" al contingente di Trieste e Gorizia. Ma la Cgil vede anche il pericolo di nomine per pochi intimi: "Con tempi così stretti il rischio è che si facciano solo le nomine dalle graduatorie degli ordinaristi e non quelle legate alle permanenti. Sarebbe inaccettabile: alcuni, casualmente, sarebbero avvantaggiati". E le supplenze? A 20 giorni dal "gong", "le reti di scuole che dovrebbero assegnarle ancora non ci sono". Eppure, "sulle scuole che non hanno risorse né personale sufficiente viene scaricato l'onere di fare 4mila nomine in 6 giorni, contro i 15 degli anni passati: questo significa mettere in conto con spregiudicatezza che ci saranno tantissimi errori".Camilla De Mori