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Gazzettino-Podenone-Scuola, si inizia con lo sciopero

Difficoltà anche per i corsi per gli adulti. Le lezioni coinvolgono un migliaio di persone ma il ministero tace Scuola, si inizia con lo sciopero I sindacati confermano la protesta generale. La...

25/08/2002
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Il Gazzettino

Difficoltà anche per i corsi per gli adulti. Le lezioni coinvolgono un migliaio di persone ma il ministero tace
Scuola, si inizia con lo sciopero
I sindacati confermano la protesta generale. La Cgil: "Mancano un'ottantina di insegnanti"
L'apertura dell'anno scolastico a Pordenone (9 settembre Liceo Grigolettti e Ipsc Flora, le altre scuole il 16) non sarà indolore. I sindacati confermano lo sciopero generale per i primi giorni di settembre, mentre le famiglie degli studenti disabili annunciano per il 9 settembre, al liceo Grigoletti, un forum al quale parteciperanno politici, amministratori pubblici, sindacati, personale della scuola e studenti per fare luce sui pesanti tagli di docenti e Ata che mettono in serio pericolo l'integrazione sociale dei ragazzi portatori di handicap.
"Mancano circa 80 insegnanti di sostegno - dice Gianfranco Dall'Agnese, della segreteria provinciale Cgil Scuola - in quanto nella nostra provincia abbiamo soltanto 239 docenti per 560 alunni disabili, quota inferiore rispetto alle esigenze evidenziate dall'Azienda sanitaria. Come se non fosse abbastanza, una recente circolare ministeriale invita i Csa provinciali a giustificare il mancato rispetto del parametro di un insegnante per 2,12 studenti, obbligando gli ex Provveditorati a chiarire il motivo del sottodimensionamento. In altre parole, il Friuli Venezia Giulia paga maggiormente il prezzo della riforma Moratti, perché la nostra Direzione regionale non ha sufficiente forza".Le difficoltà del nuovo anno scolastico riguardano anche l'avvio dei corsi d'istruzione per adulti che interessano i Centri territoriali permanenti di Torre, Prata, Sacile e San Vito, soltanto per le medie inferiori, perché nulla è ancora previsto per le superiori. "Nonostante le crescenti richieste (circa 1 migliaio iscritti nel Pordenonese, scadenza 15 settembre) - continua Dall'Agnese - il Ministero non ha dato alcuna risposta in merito, mentre la formazione professionale assume sempre più carattere regionale. Le risorse sono insufficienti, mancano i docenti, e gli Ata sono precari; la formazione specifica per il personale non è prevista".Non ultimo la situazione dei dirigenti dei servizi generali amministrativi (ex segretari) che a Pordenone conta ben 4 posti vacanti, ai quali non corrispondono equivalenti disponibilità da parte di personale amministrativo. "Non è chiaro come procedere, visto che, a differenza dell'anno scorso, non sono previste nomine d'ufficio. Comunque, non sono pensabili chiamate temporanee che mettono in discussione la continuità dell'attività scolastica. È una situazione difficile e pericolosa che mina l'efficienza di scuole importanti quali Kennedy e Ipsia. Da ciò si comprende che l'affossamento della scuola pubblica non necessariamente deve partire colpendo la didattica, perché anche la parte amministrativa è altrettanto importante".

Alessandra Betto